L'intervista di Nucara a "Il Resto del Carlino" e la lettera di puntualizzazione al Direttore

Onorevole Francesco Nucara, da segretario nazionale del Pri, cosa pensa dei repubblicani romagnoli?

"Tutto il bene possibile. I romagnoli sono dei passionali, e spesso questa passione li fa sragionare portandoli a contestare il segretario nazionale del partito. Ma allo stesso tempo è proprio grazie alle idee e alle iniziative che nascono da questa passione, che i repubblicani romagnoli sono una risorsa per tutta l'Edera e per tutta la democrazia italiana".

Però loro vanno a sinistra e il Pri nazionale, invece, va a destra.

"Il Pri nazionale va a destra perchè lo ha deciso la maggioranza degli iscritti durante un congresso nazionale".

Maggioranza o no, i romagnoli criticano e contestano aspramente questa scelta. E ribadiscono il loro no a Berlusconi.

"I repubblicani le lotte le devono fare contro gli avversari del partito e non tra di loro. La nostra natura ci dice che dobbiamo batterci sui problemi e non sugli schieramenti. E quindi nelle varie realtà, a seconda delle battaglie che combattiamo, dobbiamo trovare gli alleati che ci possono aiutare a vincere. Quello che i repubblicani fanno in una giunta comunale non può stravolgere la politica del partito nazionale. E quindi se a Ravenna si va a sinistra non è detto che da tutte le altre parti d'Italia si debba fare per forza la stessa cosa".

I repubblicani romagnoli, quindi, hanno la licenza di andare a sinistra?

"I repubblicani romagnoli hanno la licenza di stare a sinistra. Noi non vogliamo nessun ribaltone, anzi. I nostri esponenti hanno il dovere di rispettare i voti di chi li ha eletti.

Secondo lei è stato giusto sospendere dal partito Achille Alberani e Federico Foschi, accusati di avere partecipato ad una riunione dei repubblicani europei?

"Certo che è stato giusto sospenderli. Loro si sono difesi dicendo che i repubblicani europei non sono un partito politico, ma un movimento. E io, invece, dico che i movimenti sono altri: il Wwf è un movimento, gli Amici del Mare sono un movimento. I Repubblicani Europei sono un partito, un partito nostro avversario che si presenta con liste alternative alle nostre".

Ieri, Alberani ha affermato che nel Pri la democrazia non esiste più. E che lo dimostra la decisione di sospenderlo. Lei si sente antidemocratico?

"Non conosco la democrazia di Alberani. So solo che il provvedimento verso di loro è stato preso dopo una votazione di una direzione nazionale".

Alberani, infatti, sostiene che la direzione nazionale ha sospeso lui e Foschi in sfregio alle regole del partito e alla decisioni prese dalla direzione regionale, che in precedenza aveva votato e deciso di non sospenderli.

"Sono stato io che alla fine di luglio ho chiesto alla direzione regionale di redigere un'istruttoria su Alberani e Foschi, dopo avere appreso che i due avevano partecipato ad una riunione di un altro partito. E proprio la direzione regionale mi aveva delegato all'unanimità a prendere personalmente una decisione in merito".

E poi lei che cosa ha fatto?

"Nonostante potessi decidere da solo, ho convocato la direzione nazionale perchè si esprimesse. Invece di accusarmi di non essere democratico, Alberani dovrebbe apprezzare il fatto che io non mi sia avvalso di questa delega".

Matteo Naccari

 

Caro Direttore,

ho letto l'intervista al sottoscritto a firma di Matteo Naccari.

Vorrei esprimere alcune considerazioni e puntualizzazioni:

1) essendo l'intervista non completa, rispetto alle domande ricevute e alle risposte date, pur essendo veritiera nella parti pubblicate si potrebbe prestare ad equivoci politici;

2) ho dichiarato che esiste un rapporto conflittuale tra la dirigenza nazionale del PRI (Presidente e Segretario) e gli organismi repubblicani romagnoli tanto da indurre questi ultimi a contrapporre alla presidenza di Giorgio La Malfa l'amico Valbonesi di Forlì;

3) il titolo "Questo PRI può stare a sinistra" è contraddittorio sia con l'intervista sia con il mio pensiero.

Il PRI deve essere leale con gli elettori ai quali ha chiesto il voto per un programma e per un'alleanza.

A livello locale, non può e non deve per le prossime consultazioni stare con chi gli pare se non concordando con la segreteria nazionale strategie di collocazione politica che per principio devono essere in linea con le scelte congressuali nazionali;

4) proprio per chiarire a tutti gli amici romagnoli che il senso di lealtà deve essere un patrimonio culturale e non un espediente tattico ho ribadito quanto ripeto spesso "il PRI non può prescindere da Giorgio La Malfa".

5) per un refuso sembrerebbe che la delega per la sospensione di Alberani e Foschi me l'abbia data la direzione regionale invece me l'ha data la direzione nazionale in modo unanime e quindi anche con il consenso di Valbonesi.

Sperando di essere stato chiaro, La saluto cordialmente.

Francesco Nucara

Roma, 19 settembre 2002