Il sottosegretario Nucara ha esposto al sindaco il progetto che dovrebbe realizzarsi in Aspromonte Il sindaco di Reggio Scopelliti sposa l'iniziativa "Porta lavoro, valorizza il territorio, può rientrare nel nostro programma turistico" Cresce il progetto della Film Commission in Aspromonte. Il sottosegretario all'Ambiente Francesco Nucara sta facendo il giro delle "sette sacrestie" per ottenere adesioni. Ha trovato entusiasmo nei Giovani Industriali. Subito dopo ha avuto un incontro con il sindaco Giuseppe Scopelliti: il comune di Reggio dovrebbe rappresentare, assieme all'Amministrazione provinciale (l'ing. Pietro Fuda è stato uno dei primi a dichiararsi d'accordo), all'Ente Parco Aspromonte e al Ministero dell'Ambiente uno degli attori del progetto. La Regione nel bilancio prevede una voce destinata alla Film Commission. Ma esiste anche "sottotraccia" un tentativo dei politici catanzaresi di realizzare la Film Commission in Sila, il cui Ente Parco, come ha annunciato lo stesso Nucara, è sul punto di essere istituzionalizzato. Bisogna, quindi, stringere i tempi e arrivare al punto conclusivo. L'incontro tra Nucara e Scopelliti, presente il vice sindaco Gianni Rizzica, è stato in questo senso molto significativo. Il sindaco della città, non solo ha dato l'adesione, ma ha assicurato il suo personale impegno: "Qualunque iniziativa – dice – che produce effetti positivi, posti di lavoro e il miglioramento delle qualità culturali va condivisa e sostenuta con forza. Ed è quel che faremo, nell'interesse del nostro territorio". La Film Commission, poi, s'inquadra perfettamente nel progetto complessivo di Reggio città turistica, che rappresenta il grande obiettivo del programma del sindaco Scopelliti. Ormai, da sinistra a destra, passando per il centro, sindacati compresi, si è convinti che il turismo è la vera strada da percorrere. Il viaggio non sarà né breve, né facile, ma è l'unica possibilità di sviluppo per questa città e per questa provincia. Ma, come ha detto lo stesso arcivescovo mons. Mondello, bisogna attrezzare "questi eccezionali doni che Dio ci ha dato". Negli ultimi tempi stanno nascendo a Reggio iniziative che camminano nella direzione di "Reggio città turistica". Dell'ultima abbiamo dato notizia ieri: si tratta della task force culturale costituita dalle cinque Alte scuole della città (le due Università, Belle Arti, il Conservatorio, la Superiore della pubblica amministrazione). L'attività di ricerca e l'obiettivo di produrre cultura mediterranea di questo nuovo organismo favoriscono, appunto, il progetto turistico di Scopelliti. La Film Commmission, che ormai esiste in quasi tutte le regioni italiane, è un altro traguardo da raggiungere e in tempi brevi. Reggio ha la fortuna di avere dalla sua parte uno dei principali attori interessati, il Ministero dell'Ambiente, rappresentato dall'on. Francesco Nucara. Scopelliti rilancia con entusiasmo: "Avendo risorse finanziarie regionali immediatamente disponibili e una realtà territoriale di rara bellezza, dunque adatta alla migliore attuazione della proposta dell'on. Nucara, sarebbe quanto meno deplorevole non cogliere l'occasione propizia". E allora cosa farà l'Amministrazione comunale? Rilancia il sindaco: "Non esiteremo ad adottare provvedimenti utili alla velocizzazione delle procedure burocratiche per la realizzazione della Film Commission e a denunciare all'opinione pubblica qualsiasi atteggiamento di boicottaggio". Il riferimento a chi lavora in silenzio per favorire l'istituzione della Film Commission in Sila è evidente. Scopelliti dà un ampio riconoscimento al promotore dell'iniziativa: "Nella mia qualità di sindaco ritengo di dover esprimere vivo apprezzamento per l'attenzione dimostrata dall'on. Francesco Nucara verso i suoi concittadini". Nucara a Scopelliti ha spiegato nei dettagli il progetto. Bisogna innanzitutto possedere una sede attrezzata con le più moderne tecnologie (computer, tv, video, beta, fax, registratori, ecc.), un archivio digitale di immagini fotografiche e di video sulla città e sui paesi della provincia, di personale esperto. Nel progetto oltre agli attori pubblici, potranno anche essere coinvolti i privati. L'archivio digitale, oltre ad essere una delle strutture fondamentali della Film Commission, può essere anche un valido strumento tecnico di conoscenza, di divulgazione e di controllo dell'ambiente. Sarà composto da mille foto di tutti i paesi della provincia visibili sia su Dvd e Cd rom sia su stampa, e da circa cento filmati dei luoghi più suggestivi, interni ed esterni della provincia. "L'importanza dell'archivio – ripete l'on. Nucara – è evidente. Serve per dare agli operatori interessati una immediata fruibilità delle immagini con l'obiettivo di potere avere una visione a largo raggio della location. Inoltre la forma artistica e lo stile da "spot" e le informazioni descritte dei luoghi ripresi, con cui verranno girati i video, garantiranno una completa divulgazione e valorizzazione delle stesse location". La Film Commission in Aspromonte, poi, non solo favorisce un'attività di lavoro e una valorizzazione di una montagna che ha enormi risorse, tristemente conosciuta al di fuori dei confini regionali per le scorrerie mafiose, soprattutto durante la stagione dei sequestri, ma si inquadra pienamente nella difesa e nella tutela dell'ambiente. È pienamente d'accordo con l'iniziativa l'ex assessore Nuccio Barillà, attuale consigliere comunale del centrosinistra, ambientalista. L'Aspromonte e la provincia reggina si prestano per ambientare fiction, film, documentari. Ma senza la presenza di una Film Commission la Rai e le grandi case di produzione cinematografiche non scenderanno a Reggio per realizzare le loro opere. Agostino Saccà, direttore generale della Rai, ha più volte ripetuto che intende valorizzare questo territorio e la nostra cultura, ambientando appunto qualche fiction televisiva nella sua Calabria. È il momento giusto per favorire questo tipo di relazioni, grazie al ruolo che ha Saccà nella Rai. Infine la Film Commission offre un'altra grande opportunità sul versante turistico: la promozione dei luoghi (compreso tutto il patrimonio artistico-culurale) e dei prodotti tipici della nostra terra con la cosiddetta "pubblicità indiretta". La Regione Piemonte, per esempio, ha firmato delle convenzioni con le case di produzione che utilizzano la Film Commission per realizzare le opere cinematografiche e televisive, dentro le quali debbono apparire prodotti e immagini che sono tipici del territorio piemontese. Si può fare così anche in Calabria e nel Reggino. Tonio Licordari "Gazzetta del Sud" 9 novembre 2002 |