Lettera BR alla Zanussi/Pri Emilia Romagna: serve risposta unitaria Esasperazione toni lotta sindacale apre varchi a terrorismo ''Purtroppo eravamo stati facili profeti a denunciare il rischio che l' esasperazione dei toni della lotta sindacale avrebbe aperto varchi per tentare un' offensiva di arruolamento alla causa terroristica'': e' quanto afferma la segreteria regionale del Pri dell' Emilia-Romagna commentando il comunicato delle Br spedito alla Zanussi di Forli'. ''Ci auguriamo ancora che la lettera recapitata alla Zanussi sia frutto di un clima avvelenato piuttosto che di un rigurgito terroristico. Tuttavia, coloro che inviano lettere di minacce ai sindacati, sfruttano l' emotivita' di dichiarazioni politiche e sindacali che chiamano 'scellerati' gli accordi col governo per intercettare le punte di massimalismo e di radicalismo e cercare di intimidire i riformisti'', afferma il segretario regionale del Pri Widmer Valbonesi, secondo il quale la risposta a questi messaggi deve essere unitaria e accompagnata dalla volonta' di confrontarsi civilmente rispettando l' autonomia e il punto di vista di tutti perche' - afferma - ''la pratica democratica e' il vero antidoto al rigurgito terrorista''. Per il Pri, e' venuto anche il momento di capire perche' le lettere delle Br, vere o presunte, ''partano sempre da Fiumicino ed arrivino sempre negli stessi punti''. ''Gli inquirenti . conclude la nota - devono spiegare all' opinione pubblica quale risultati sono stati raggiunti con le indagini precedenti e quali misure di vigilanza occorre attivare, prima che Forli' o l' Emilia-Romagna si sveglino con un altro caso Ruffilli o Marco Biagi''. Bologna, 16 luglio 2002 (Ansa Regionale) |