Lettera di Sergio Savoldi al Segretario Nazionale del PRIBrescia, 07.01.2002
Che la situazione all'interno del Governo Berlusconi in tema di politica estera fosse confusa lo si sapeva, i dissidi fra Ruggiero e altri ministri erano da tempo evidenti ed inquietanti. Ma le modalità e le motivazioni con cui Ruggiero ha lasciato la compagine sono addirittura allarmanti. Allarmanti per il paese che rischia davvero l'isolamento, basta vedere i commenti di quasi tutta la stampa estera per rendersene conto. Il richiamo di Ciampi per una sostituzione rapida di Ruggiero ha avuto come risposta da Berlusconi la previsione di un lungo interim. Quale è la reale posizione del Governo nell'Europa, quella di Fini, Bossi, Alemanno? Cosa dice il PRI che nel 1996 aveva scritto il capitolo Europeo del Governo Prodi? Quale sarà la posizione del PRI nella prossima riunione di maggioranza che presumibilmente precederà il dibattito parlamentare previsto per il venerdì 11 gennaio o lunedì 14 gennaio 2002? Mi auguro che i propositi di autonomia di giudizio che il PRI ha sostanziato sulla scuola possano esplicitarsi anche per la politica europea con un fermo sostegno ad ogni iniziativa di completa integrazione politica oltre che economica. Il silenzio o l'adeguamento acritico su questa materia se mai si manifestassero sarebbero duri colpi alla credibilità del gruppo dirigente. Ed alla fine di tutto il PRI. Sergio Savoldi
Risposta del segretario nazionale del PRI on. Francesco Nucara alle considerazioni avanzate da Sergio Savoldi sulla situazione determinatasi nella maggioranza di governo, a seguito delle dimissioni del Ministro Ruggero. La posizione della segreteria sulle dimissioni del Ministro Ruggiero è stata espressa tempestivamente il 6 gennaio c.a. in una dichiarazione ripresa dalle Agenzie di Stampa e della quale riportiamo il testo dell'Ansa dal titolo " Dimissioni Riggiero: Nucara, non cambia impegno europeista " "Il caso Ruggiero - afferma il segretario nazionale del Pri- va circoscritto nell'ambito di incomprensioni, pur forti, con altri colleghi di governo. Non avrebbe, infatti spiegazione diversa il comunicato congiunto con la Presidenza del consiglio. In ogni caso -conclude Nucara- l'impegno europeista del governo è e deve essere fuori discussione : lo è stato per i precedenti governi e a maggior ragione deve esserlo per questo, senza integralismi ma con la determinazione dei ragionamenti". A tale proposito voglio precisare di non condividere affatto le tue considerazioni sull' allarmante isolamento del Governo Berlusconi a seguito delle dimissioni di Ruggiero . Francamente mi sembrano considerazioni che coincidono con i temi propagandistici dell'Ulivo piuttosto che con le impostazioni tradizionali dei repubblicani. Va inoltre aggiunto che le valutazioni dell'Ulivo sull'argomento non sono state nemmeno condivise da tutta la sinistra e che inoltre i commenti della stampa estera sono stati, su questo argomento, estremamente diversificati. Infine le valutazioni del presidente Aznar, presidente di turno dell'U.E. e di Prodi, hanno riportato il dibattito sulla costruzione dell'Europa al di fuori delle strumentalizzazioni e della propaganda di parte. E il Pri farà sicuramente sentire la sua voce. Ma al di là delle diverse valutazioni sull'argomento in questione, colgo ,invece, l'occasione per ribadire che l'autonomia di giudizio del Pri è e rimane la caratteristica costante di tutte le valutazioni e decisioni della segreteria e che tale linea non conoscerà, soprattutto nell'impegno europeista, cadute di tensione o deroghe. A conferma di questo impegno la Direzione nazionale, nella riunione del 20 dicembre, ha deliberato la costituzione, su di una serie di temi tra cui quello della politica europea, di appositi Gruppi di lavoro, nell'obiettivo di sviluppare specifiche iniziative politiche. Mi auguro che su questi temi, tesi a caratterizzare l'iniziativa politica del partito, non mancherà il contributo della minoranza. Francesco Nucara
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