"Il Sole 24 ore" 29 dicembre 2001

Nucara (Ambiente): dobbiamo voltare pagina

"La Legge Galli ha funzionato male. Negli ultimi anni si è accentuato il divario tra Sud e Centro-Nord, serve una virata a 360 gradi, con un intervento sulla normativa di settore per spingere verso una gestione industriale delle risorse idriche". Per il sottosegretario all'Ambiente, Francesco Nucara, "bisogna uscire dall'attuale situazione di paralisi", salvando alcuni principi ispiratori della legge 36/94.

Qual è la strategia del Governo per lo sviluppo del mercato dell'acqua?

Sono due i versanti di intervento. Da un lato, con l'articolo 35 della Finanziaria, si interviene sul piano delle politiche industriali attraverso la riforma dei servizi pubblici locali. Dall'altro bisogna modificare la legge di settore, riordinando il quadro della pianificazione di base e favorendo la gestione imprenditoriale.

In che tempi e con quali modalità verrà compiuto questo riordino normativo?

Nel giro di due o tre mesi avremo gli indirizzi del Governo per arrivare, a ridosso dell'estate, con il provvedimento pronto nelle linee di fondo. Lo strumento potrebbe essere quello della delega che consentirà di superare la lunga fase di stallo che ha determinato effetti diversi nelle varie aree del Paese allargando la forbice tra Centro-Nord dove operano soggetti industriali, anche se prevalentemente controllati dai Comuni, e il Sud dove si è assistito al progressivo degrado.

Quali sono i principali punti critici dell'attuale normativa che intendete superare?

Anzitutto si è consentito ad aziende pubbliche di gestire il sevizio senza aver indetto gare. Le gare devono rappresentare la norma e non possono essere un'eccezione, come è accaduto finora. Inoltre bisogna disinnescare la bomba delle condizioni poste dalla Ue per l'utilizzo dei fondi comunitari destinati alle infrastrutture del servizio idrico integrato nel Mezzogiorno. L'operatività degli enti locali, la burocrazia ministeriale e la politica del Governo devono trovare una sintesi per recuperare i ritardi. La perdita dei fondi Qcs rappresenterebbe un danno incalcolabile per il Sud.

G. Pog.