Nucara sui rapporti Nord - Sud

Premio "Magna Graecia Millennium 2001"

Il sottosegretario on. Francesco Nucara a Torino per consegnare i premi dell'Associazione " Magna Graecia Millennium" a  personaggi che hanno contribuito a tenere alto il nome della Calabria e della Sicilia, fra questi:  S.E Cesare Ruperto  presidente della Corte Costituzionale, Franco e Salvatore Tropea giornalisti rispettivamente della" Repubblica" e della "Stampa", Alfonso Iozzo amministratore delegato del Banco SanPaoloImi, Salvatore Conticello professore universitario, Benedetto Nicotra parlamentare e sindaco di Santena.
 Dopo il saluto del Presidente dell'Associazione Francesco Furchì che ha sottolineato il significato  e lo spirito dell'iniziativa della Magna Graecia " un'associazione che si ripromette di dare valore, in una grande regione qual è il Piemonte, alla presenza ed al lavoro dei meridionali ed in particolare dei calabresi e dei siciliani."
Sono successivamente intervenuti l'assessore alla Cultura della Regione Piemonte Giampiero Leo, il deputato regionale della Regione Sicilia on. Antonio Dima, gli assessori alla cultura della Provincia di Catanzaro Caterina Salerno e di  Reggio Calabria Santo Gioffrè,  il consigliere regionale della Calabria Egidio Chiarella, in rappresentanza del presidente Chiaravalloti.
Ha concluso la manifestazione, che si è svolta alla presenza di numerosi Sindaci , di autorità civili e di un folto pubblico, l'on Francesco Nucara- sottosegretario di Stato del Ministero dell'Ambiente e della tutela del Territorio e segretario nazionale del PRI- che ha esaminato, in maniera non rituale, l'attuale situazione del Mezzogiorno, i passi in avanti compiuti sulla via dello sviluppo , le  responsabilità delle diverse  classi dirigenti
" La Magna Grecia - ha detto Nucara- ha costituito  alcuni millenni or sono una grandiosa esperienza di cultura e civiltà in ogni campo, alla quale  sono seguiti i passaggi di altri popoli e di altre civiltà e tutti hanno lasciato nel Mezzogiorno tracce e testimonianze profonde che  non basta solo evocare per risolvere gli attuali problemi. Né  si può pensare di far  rinascere la civiltà della Magna Grecia o risolvere i problemi della Calabria e della Sicilia con la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina.
La manifestazione odierna, organizzata da un'Associazione che si richiama anche nel nome a quei valori e a quell'esperienza- ha proseguito Nucara- deve essere anche un'occasione  per una approfondita riflessione sul perché moltissimi meridionali riescano a raggiungere, com'è il caso di coloro che vengono oggi premiati, traguardi significativi  nella cultura, nelle professioni, nell'imprenditoria, soprattutto quando si trovano ad operare al  fuori della loro terra di origine e come invece tali doti rimangano, in larga parte, inespresse o senza sbocchi concreti per coloro che continuano a vivere ed operare  nel Sud.
Occorre riconoscere - ha continuato Nucara- che non ostante gli innegabili passi in avanti compiuti sulla via dello sviluppo, le condizioni del Mezzogiorno sono ancora caratterizzate da gravi carenze nelle infrastrutture e nei servizi di base e come la disoccupazione , specie tra i giovani, sia ancora altissima .Inoltre la presenza estesa ed agguerrita  della  criminalità organizzata non solo frena lo sviluppo locale ma allontana la possibilità di investimenti esterni, condizionando di fatto la stessa vita democratica.
Rispetto alla gravità della situazione attuale che sta rimettendo in moto una nuova ondata di emigrazione  le autocelebrazioni non servono ed occorre avere il coraggio e la chiarezza di parlare lo stesso linguaggio e compiere  le stesse analisi a Reggio Calabria come a Torino
Non si comprende allora -ha continuato Nucara- perché in Calabria per formare un Governo regionale si sia dovuto ricorrere all'apporto di una serie di "tecnici" provenienti da altre regioni, senza aver voluto o  saputo utilizzare  le energie culturali, tecniche e scientifiche di coloro che si sono formati nelle Università della stessa Calabria ed erano in grado di dare un contributo più diretto alla soluzione degli  specifici problemi calabresi.
Le regioni del Nord hanno saputo utilizzare al meglio  non solo la mano d'opera proveniente dal Sud ma anche valorizzare quelle energie  e forze intellettuali che provenienti dallo stesso Mezzogiorno si sono formate  nelle Università del Nord per diventare successivamente parte integrante dell'attuale  classe dirigente  di quelle regioni.
Nucara ha individuato nell' assenza di una logica di programmazione negli interventi dello Stato e nella direzione dei processi economici la causa principale degli attuali squilibri e carenze del Mezzogiorno. A quest'assenza di direzione politica si è aggiunta la propensione delle classi dirigenti meridionali a subordinare le scelte amministrative ad esigenze localistiche e a spinte clientelari. Questi difetti hanno determinato nella Regioni del Mezzogiorno  l'assenza di quelle Leggi quadro, capaci di disciplinare e rendere meno caotico lo sviluppo che pure c'è stato ed inquadrare in una cornice legislativa adeguata gli sforzi degli  imprenditori locali che continuano a  sollecitare l'intervento dello Stato e delle Regioni.
In Calabria il risultato di questa politica- ha detto Nucara- è che la Regione ha  una bassissima capacità di spesa,  con il rischio non lontano di dover perdere, in una terra affamata di capitali e d'investimenti gran parte dei Fondi assegnati dall'U.E.
Il raccordo con le esperienze delle Regioni come il Piemonte- ha concluso Nucara -  e le sinergie   con quei cittadini arrivati  dal Sud  che si sono distinti nel lavoro e nelle professioni e che rimangono legati  alla loro terra d'origine  serviranno  a fare compiere al Mezzogiorno un ulteriore  salto di qualità."