"L'Europa ha sempre parlato con le persone sbagliate"

"Condivido pienamente il discorso di Bush sul Medio Oriente. Un tempo Arafat si presentava all'Onu con un ramoscello d'ulivo in mano e nell'altra la pistola. Adesso sventola solo il ramoscello d'Ulivo, per cui delle due l'una: o non è più in grado di controllare i terroristi palestinesi, oppure mente". Giorgio La Malfa, leader del Pri e presidente della commissione Finanze della Camera, conferma il suo tradizionale scetticismo sull'affidabilità della dirigenza palestinese e sostiene che "la posizione presa dagli Stati Uniti ora costringe anche l'Europa a riflettere sui suoi errori".

"Il discorso del presidente americano - osserva La Malfa in Transatlantico - mette in imbarazzo l'Europa, che sul medio Oriente ha sempre avuto una posizione sbagliata. Gli europei hanno sempre pensato che il problema fosse Israele, mentre invece bisognava mettere alle strette il mondo arabo e palestinese, bisognava capire se l'obiettivo di fondo resta l'eliminazione di Israele dalla mappa del Medio Oriente". L'Europa, secondo La Malfa, "in questi anni ha sempre parlato con le persone sbagliate, senza porre al mondo arabo il problema di Israele". Un errore di valutazione compiuto anche dai governi italiani che "hanno sempre considerato Arafat l'unico interlocutore possibile". L'Italia in ogni caso non può credere di avere un peso proprio nella vicenda mediorientale: "Finora il nostro paese ha coltivato l'illusione di avere un ruolo particolare in Medio Oriente. Ma se l'intera Europa non può far niente, figuriamoci i singoli governi". In ogni caso il conflitto israelopalestinese, mette in guardia La Malfa, "è come un gorgo: più ti ci avvicini e più ci cadi dentro". Meglio quindi lasciar fare agli americani: "Questo discorso di Bush dimostra ancora una volta che gli Stati Uniti la politica internazionale sanno cos'è e la sanno fare".

Roma, 25 giugno 2002 (Ap.Biscom)