San Benedetto del Tronto, intervista al prof. Antonio Felicetti/Le sue dimissioni da assessore nella Giunta del comune risalgono allo scorso 9 agosto

Un politico di lungo corso e la sua coerenza

Intervista all'ex assessore comunale del Pri Antonio Felicetti di S. Benedetto del Tronto pubblicata su "Il Corriere Adriatico" il 4 settembre 2005.

In ambienti della CDL si sostiene che la richiesta di sottoscrizione del documento da parte del Sindaco sia stata soltanto una farsa in quanto Martinelli aveva già deciso di lasciare .

Direi di no in quanto dopo le mie dimissioni egli era convinto che ciò sarebbe servito a facilitare la ricomposizione delle diverse anime "inquiete" dello schieramento e quindi di ripartire con un nuovo assetto di Giunta e un nuovo clima politico.

Allora che cosa secondo lei ha reso irreversibile la crisi?

Causa principale è stato il mancato accoglimento nel documento della CdL del punto centrale del programma di fine legislatura: l'adozione del Progetto Urbanistico per San Benedetto. E mi preme ricordare che ero stato proprio io a farlo notare agli estensori in quella lunga notte all'Hotel Quadrifoglio. Motivo per cui il PRI non ha firmato quel documento.

Credo comunque che abbia influito anche la campagna infame che è stata innescata sulla sua persona; mi riferisco alle notizie riportate sulla stampa locale in merito al " Sindaco imprenditore ".

Lei che è un politico di "lungo corso" e che ha cercato, con la messa a disposizione del suo posto in Giunta ,di evitare in tutti i modi il commissariamento del Comune, che cosa si sente di dire ai protagonisti delle polemiche infuocate che hanno portato al disfacimento della CDL?

La politica non si fa né con i sentimenti né con i risentimenti ma confrontandosi sulle sintesi alte per gli interessi dei cittadini.

Il Sindaco ha dato un giudizio positivo su i suoi 4 anni di governo. Lei invece, in Consiglio Comunale, è stato spesso molto critico sull'attività amministrativa.

Ho sempre presente un'affermazione del filosofo Karl Popper "Nella vita si cresce imparando dalle obiezioni ,nella politica si progredisce affrontando le critiche"

Il Pri ha sempre incalzato la maggioranza per tenerla legata e coerente al programma elettorale. Spesso ciò è servito: vedasi la vendita della farmacia comunale per iniziare i lavori del lungomare, l'avvio virtuoso dell'iter del PRG, manutenzione ordinaria e riqualificazione della città, risanamento finanziario del Centro Agro Alimentare … tutti punti qualificanti della nostra esperienza amministrativa di cui il Sindaco fa giustamente vanto.

Per il resto ci si è impantanati nella continuità di un sistema fondato sul compromesso tra spinte esterne all'Amministrazione e potere burocratico. Del resto mi sono reso conto,nei miei dieci mesi di presenza in Giunta, che è difficile ragionare in grande col clima politico che si respirava.

Per le prossime amministrative del 2006 si parla di una lista Martinelli che dovrebbe avere l'appoggio di assessori e consiglieri che lo hanno sostenuto nei quattro anni di amministrazione.

Il Sindaco, nella conferenza stampa di commiato, ha dato atto della lealtà del PRI alla sua azione amministrativa.

Il vostro partito come si collocherà ?

Nel PRI le scelte le fanno gli organi collegiali. Io posso anticipare quella che è sempre stata la linea guida del partito: non basta indicare un contenitore elettorale, i Repubblicani vogliono conoscere prima sia i contenuti che le personalità a sostegno del progetto. Oggi, più che in passato, San Benedetto ha bisogno di una classe politica matura e spero che gli elettori la prossima volta sappiano scegliere.

Comunque il nostro discriminante programmatico è stato e sarà il rilancio dello sviluppo del nostro territorio con l'approvazione del nuovo PRG che i cittadini e le forze imprenditoriali locali aspettano da 10 anni.