Gli appuntamenti del partito per l'autunno/Prosegue l'azione di rilancio

Definire nuovi traguardi e nuovi obiettivi

di Francesco Nucara

Dopo il nuovo vertice delle forze di maggioranza sulle proposte di riforma costituzionali, al quale ho partecipato per il Pri, si apre per il partito un fitto calendario di riunioni politiche ed organizzative degli organismi dirigenti.

Lo scopo è quello di rimettere in movimento, dopo la pausa estiva, la macchina organizzativa dei repubblicani in vista delle elezioni comunali e provinciali della prossima primavera e di quelle europee; mentre con la riunione degli organismi nazionali sarà definita la piattaforma programmatica e le condizioni per la partecipazione delle liste dell'Edera alla competizione elettorale.

In vista di quelle scadenze potremo avanzare come momento caratterizzante del programma repubblicano il tema delle doppie candidature nelle elezioni locali, che va visto anche in correlazione alle nuove norme legislative sugli Enti locali e le Regioni che hanno determinato una serie di poteri e di compiti assolutamente nuovi per i consiglieri e gli amministratori. Ci poniamo quindi una prima domanda: è possibile continuare con quel cumulo di candidature che finora ha contraddistinto i diversi livelli elettorali? Nelle ultime lezioni provinciali di Roma i nomi di parlamentari nazionali ed europei, di sindaci e di assessori comunali in carica hanno riempito le liste elettorali. Ci chiediamo, invece, se non sia più coerente con le nuove norme costituzionali e più opportuno sul piano della credibilità della classe politica mettere mano ad una serie di norme legislative che stabiliscano una reale incompatibilità tra i vari livelli istituzionali. Riteniamo che questa scelta sia più conforme ai principi "dell'uguaglianza dei punti di partenza", tipica dei sistemi liberaldemocratici.

La riunione della Direzione del 9 settembre sarà invece dedicata all'approfondimento dei temi delle riforme che sono diventate il nuovo filo conduttore della maggioranza. La "Voce" ha già pubblicato un fondo dedicato principalmente al tema del "premierato" forte, vale a dire scelto direttamente dagli elettori assieme alla sua maggioranza. Su questo terreno il Pri ha un suo disegno di legge " Norme sulla forma di governo basata sull'elezione diretta del Primo Ministro" presentato al Senato ai primi di gennaio del 2003 e che ha come primo firmatario il senatore Del Pennino.( anche questo pubblicato sulla Voce) che fissa una serie di contrappesi, per evitare che il rafforzamento del ruolo del primo ministro non scada in una concezione "peronista". Altri temi da esaminare sono quelli della riforma dei compiti del Parlamento, con una Camera più politica e un Senato federale eletto su base proporzionale in rappresentanza delle realtà territoriali. C'è inoltre quello della riforma della Corte costituzionale che resta organo di garanzia ma assume una veste federalista, con un numero di giudici che sale a 19 di cui tre eletti dalla Camera e sei dal Senato federale. Un altro aspetto, da esaminare, riguarda i nuovi compiti del Presidente della Repubblica che secondo le nuove proposte non sarà più rieleggibile, ma vedrà accentuate le sue funzioni di garanzia.

Nel Consiglio nazionale, che si presume si terrà il 20 settembre saranno esaminati i temi dell'attività politica e le iniziative del Governo in merito alle riforme istituzionali ed economiche sulla base di una relazione del segretario che toccherà anche gli aspetti organizzativi del partito, in vista delle scadenze di primavera e delle elezioni europee.

Per le elezioni amministrative della primavera del 2004 si voterà per la regione Sardegna ( salvo scioglimento anticipato) e per 63 Province, tra cui Torino, Milano, Venezia, Firenze, Napoli e Bari.

Per i Comuni si voterà in 4438 località, tra cui 196 comuni superiori ai 15.000 abitanti, di cui 28 capoluogo di Provincia.

La linea politica per le alleanze locali rimane quella già sperimentata con successo nelle passate elezioni , vale a dire il raccordo delle liste dell'Edera con quelle della Casa delle Libertà. Sappiamo, anche, che su questa strada si incontrano spesso problemi, resistenze e difficoltà per cui è opportuno iniziare tempestivamente l'esame delle diverse situazioni locali: in questa direzione vanno ricercati preventivamente e prioritariamente rapporti con i rappresentanti del Polo, verificando la congruenza delle loro posizioni programmatiche e politiche con le nostre.

Al Consiglio di settembre sarà anche esaminata la situazione organizzativa e i dati della diffusione della Voce repubblicana sulla base del quadro degli abbonamenti al giornale, suddiviso per ciascuna regione. Sino ad oggi la segreteria, d' intesa con l'amministratore, ha inviato gratuitamente la Voce a tutti i componenti degli organismi nazionali del Partito, come momento promozionale e in attesa del loro abbonamento. Dopo il Consiglio Nazionale di settembre questa linea non sarà più seguita. Il giornale ha superato bene la fase sperimentale del primo periodo di Giugno/Agosto e con la ripresa delle pubblicazioni si è avviato a diventare il fulcro dell'iniziativa politica del partito e lo strumento più adeguato per la diffusione delle sue iniziative. Su questi ed altri temi sarebbe opportuno sentire anche le opinioni della minoranza.

A partire dai prossimi appuntamenti ci deve accompagnare la consapevolezza che , al di là del diverso giudizio tra maggioranza e minoranza, sulla valutazione del Governo e della sua maggioranza ci accomuna la scelta di aver voluto continuare nel Pri il nostro impegno di repubblicani, che per il suo valore morale è incompatibile con altre collocazioni.

Si vanno delineando nella politica nuovi scenari ed essere riusciti a salvaguardare l'autonomia e l'identità del partito non ci deve far considerare concluso il cammino, per cui dobbiamo aprire nuovi traguardi e definire nuovi obiettivi: questi impegni li dobbiamo fissare assieme ed insieme li dobbiamo perseguire.