Pri: istituita una commissione paritetica per il Congresso

La Direzione nazionale nella riunione del 21 ottobre 2004 ha deliberato all'unanimità l'istituzione di una "Commissione paritetica" che ha il compito di predisporre il Regolamento congressuale da portare all'esame e all'approvazione del Consiglio nazionale del 13 novembre prossimo.

La commissione, inoltre, dovrà esaminare alla luce delle norme statutarie gli atti relativi alle procedure del tesseramento, decidendo sugli eventuali casi di contenzioso. Il C.N., sempre nella prossima riunione, definirà gli ulteriori poteri della stessa e ne ratificherà la composizione.

La Commissione sarà formata da due membri indicati dalla minoranza e da due dalla maggioranza; dal Presidente della commissione Statuto che è stato espresso dalla maggioranza e dal presidente della commissione di controllo sul tesseramento, che fa parte della minoranza e da un Presidente. La Commissione designerà, inoltre, tra i suoi componenti, un vice-presidente.

Con la scelta compiuta la Direzione ha deciso di sgombrare il terreno da eventuali problemi procedurali e dai possibili casi di contenzioso, attraverso un esame preventivo di tutti gli atti legati alla celebrazione del Congresso nazionale.

Bisognava evitare il rischio che un clima di sospetti, alimentati strumentalmente, condizionasse lo svolgimento del congresso : la scelta di garanzia e di trasparenza della direzione consentirà uno svolgimento basato sul libero confronto politico. La minoranza, quella realmente impegnata a difendere, anche da posizioni politiche diverse, il ruolo e la storia del partito, ha compreso lo spirito della proposta e l'ha approvata senza alcuna riserva. Il Pri, partito della Repubblica e della cultura istituzionale, ha dimostrato di voler trovare prima di tutto al suo interno le ragioni profonde di una convivenza.

Applicare le norme statutarie, scritte peraltro assieme all'ultimo congresso di Fiuggi, definire le regole della partecipazione e della militanza nel partito sono la conferma di una concezione autonoma e libera della politica, ancora vigente nel Pri.