"Libertà"-Quotidiano di Siracusa 23 novembre/Intervista al sottosegretario all'Ambiente, Francesco Nucara Si Bonifica il territorio "Per l'alluvione pochi fondi, ma un forte progetto" On. Nucara, la delibera del Cipe per la bonifica dei siti industriali di Priolo rappresentano un primo passo verso il risanamento dell'intera zona? "E' il primo passo - afferma il sottosegretario all'Ambiente Francesco Nucara - . Fino a questo momento questo settore dell'ambiente era stato sottovalutato da tutti i governi. Il ministro Matteoli ha dato l'avvio alla bonifica dei siti contaminati che sono tantissimi in Italia. Dai primi conti dovremmo avere a disposizione per la bonifica circa 100 mila miliardi di vecchie lire. Un investimento per il quale ci aspettiamo una compensazione con il riutilizzo delle aree dismesse. Per me è una cosa importante, ma lo è essenzialmente per i siracusani che si vedono bonificare un sito che ha problemi e non soltanto per l'inquinamento in se stesso, ma per il fatto che può diventare incontrollabile". Si era prospettata una rimodulazione del piano di risanamento ambientale, emesso con ordinanza presidenziale nel 1995 a favore della zona industriale siracusana. E' possibile una simile operazione? "Credo che non sia possibile rimodulare quel decreto. Noi dobbiamo recuperare e riutilizzare quel sito industriale, opportunamente bonificato. Pensare al passato, quindi, mi pare una chimera. Bisogna trovare una localizzazione che può essere rappresentata dallo stesso settore, che abbia tecnologia moderna in grado di non produrre più inquinamento sennò fra trent'anni rischieremmo di avere lo stesso problema. E questo sarà assolutamente evitato". Le industrie emungono la falda acquifera e si ripropone il problema dell'insalinizzazione dell'acqua nella nostra zona... "Questo è un problema serio che non ha solo Siracusa ma tante altre città del Mezzogiorno, compreso la mia Reggio Calabria - dice il sottosegretario Nucara- . Il fenomeno dell'acqua salmastra viene combattuto con interventi di emergenza con l'utilizzo di impianti di desalinizzazione, presenti anche a Siracusa. Ma occorre dare unitarietà a tutta l'utilizzazione delle acque e farne un uso oculato con l'apporto di tecnologie avanzate che consentano di evitare l'evaporizzazione di grandi quantità di acqua. Il sistema è complesso perché la desalinizzazione ha dei costi eccessivi e comunque così alti che i siracusani smetterebbero di bere". A proposito di inquinamento, è giunta sul tavolo del ministro
Matteoli un'interrogazione dell'on. Nicki Vendola sullo stato di degrado
della zona industriale con particolare riferimento alla presenza di diossina. "Io ho fatto il parlamentare per molti anni e so perché vengono fatte queste interrogazioni - , dice l'on. Nucara - . Questo Governo per la prima volta ha affrontato il problema dei siti inquinati. L'on. Vendola ne ha fatta una per Priolo e Melilli, ma molti altri deputati le hanno avanzate per tanti altri siti industriali. Abbiamo delle priorità che dobbiamo rispettare. In questo momento vi sono sei interventi in Italia e fra questi è stato previsto il sito di Priolo, per cui il Governo ha ben presente il problema di Siracusa". Emergenza alluvione, i sindaci e gli operatori agricoli siracusani sostengono che i soldi stanziati dal governo per il ristoro dei danni subiti siano insufficienti. Cosa farete per impinguare il capitolo? "Questo è vero - sostiene il sottosegretario all'Ambiente - . Purtroppo abbiamo poche risorse per questo tipo di intervento, per il quale si mobilità spesso anche la Protezione civile a danno avvenuto. Adesso c'è una pianificazione che riguarda tutta l'Italia, attraverso la quale il ministero dell'Ambiente dovrà intervenire sulle aree di maggiore pressione antropica a rischio anche di vite umane. Per mettere in sicurezza tutte queste zone avremmo bisogno di 100 mila miliardi di vecchie lire. Ma se riusciremo a cominciare ad intervenire in quelle aree a maggiore rischio idrogeologico, qualche problema cominceremmo a risolverlo. Ma serve anche lavorare insieme al Ministero per l'Agricoltura per avviare la fase di forestazione delle nostre zone per evitare che l'acqua piovana scorra velocemente verso il mare causando frane e alluvioni". |