La Malfa: dopo la devolution è necessaria una riflessione Intervista pubblicata sul "Corriere della Sera" del 17 marzo 2005. Il leader del Pri Giorgio la Malfa avvisa: in Senato inviterò il collega di partito Antonio Del pennino a votare contro le riforme istituzionali se non passerà lo stralcio. Onorevole La Malfa in che cosa consiste la sua proposta? La mia tesi è che la maggioranza, votata la devolution, dovrebbe poi fermarsi nell'esame degli altri capitoli che costituiscono la riforma istituzionale. Perché? Approvata la devolution, che mi sembra la parte più organica e migliore della riforma e che salvaguarda l'unità politica della coalizione, occorre poi sospendere l'esame del bicameralismo e del premierato, rimandando il tutto alla prossima legislatura. A sostegno di questa tesi osservo che la devolution è materia ben definita, su cui l'opposizione poco può dire, dato che la stessa opposizione ha modificato da sola il Titolo V della Costituzione. E gli altri capitoli: bicameralismo e premierato? Sono del tutto insoddisfacenti. Il bicameralismo, per esempio, crea un sacco di problemi. E il premierato è sbagliato. Non è un po' tardiva questa proposta considerando che la riforma al Senato è ormai in dirittura d'arrivo? Non è tardi per rilanciarla. E Berlusconi la conosce. Io ne ho parlato a lungo in sede di esame alla Camera e abbiamo inviato una lettera dicendo che questa è la via da perseguire. Uno stralcio è sempre possibile ed avrebbe il carattere di sdrammatizzare.Lei è convinto che sia possibile? Guardi, non c'è una buona ragione per cui la maggioranza lasci cadere la proposta. E' davvero realistico rimandare ad altra data su bicameralismo e premierato? Realistico non lo so. So per certo, però, che se ci fosse una riflessione da parte di Fini o di Forza Italia o di Follini, l'ipotesi potrebbe diventare praticabile. Ripeto: non rompiamo il patto con la Lega che sarebbe un errore, salviamo la parte che ci consente di avere l'unità politica della coalizione. Se però ci dicono no la risposta sarà un voto contrario su tutta la riforma. |