Disegno di legge sulle droghe: da noi volano solo gli stracci

di Francesco Nucara

Il Consiglio dei Ministri di venerdì ha approvato il disegno di legge contro le droghe.

Sono state poste sullo stesso piano la detenzione e l'uso di droghe leggere e la detenzione e l'uso di droghe pesanti.

In buona sostanza il reato che si compie fumando uno "spinello" è pari a reato che si compie iniettandosi eroina o sniffando cocaina.

E meno male che il governo sostiene di essere liberale!

Sia ben chiaro che non siamo a favore della liberalizzazione della droga ma sia altrettanto chiaro che non possiamo riempire le carceri italiane con giovanotti che si sono fatti uno "spinello".

Il problema è più complesso.

Qualcuno si fa ancora illusioni che la criminalità organizzata (mafia, ndrangheta, camorra, sacra corona unita e quant'altro) si arricchisca con gli appalti pubblici che semmai servono per affermare il controllo del territorio e una supremazia rispetto allo Stato.

La vera ricchezza è il commercio della droga nazionale e internazionale, come si evince dalla cronaca di questi giorni (interi quartieri di Bruxelles comprati dalla criminalità per riciclare i proventi della droga).

Più sarà accentuato il proibizionismo più saranno alti i proventi della commercializzazione della droga.

Ci si dice, ed è vero, che la droga fa male alla salute dei singoli e ha un costo elevato per il sistema sanitario nazionale oltre che per il sistema sociale.

Dovremmo dire la stessa cosa per le sigarette (Il fumo nuoce gravemente alla salute, c'è scritto sulle confezioni) ma non per questo tra gli uomini di governo non ci sono accaniti fumatori.

E che dovremmo dire dell'alcool?

Le leggi dello Stato non si fanno con le emozioni e non debbono e non possono durare qualche mese per poi adattarle ad una nuova realtà.

A nulla servono queste iniziative quando paesi a noi limitrofi concedono liberamente l'uso delle droghe leggere.

Come al solito i più abbienti troveranno il modo per soddisfare le loro pessime abitudini e i poveracci andranno in galera.

In questo Paese siamo abituati a far volare gli stracci.