Terrorismo/Pri: necessario giro di vite sulla semilibertà Mantenere alta la guardia Dopo il conflitto a fuoco sul treno Roma-Firenze, il Pri si interroga sull'opportunita' di dare un giro di vite al regime dei permessi e delle misure per la semiliberta' nei confronti dei condannati per atti di terrorismo. Una sollecitazione contenuta in un comunicato della segreteria repubblicana, nella quale, oltre a manifestare la solidarieta' alle forze dell'ordine e in particolare al corpo della Polizia Ferroviaria, si aderisce all'appello dei presidenti delle Camera ''rivolto a tutte le forze politiche e sociali''. Per questa ragione i repubblicani chiedono di ''mantenere alta la guardia contro il terrorismo'' e allo stesso tempo auspicano che ''si possano presto colpire gli assassini di D'Antona e Biagi''. La segreteria repubblicana ''alla luce dei segnali di ripresa del terrorismo, invita a riflettere sull'opportunita' di mantenere il regime di semiliberta' di cui usufruiscono coloro che sono stati coinvolti in reati contro la sicurezza e l'ordinamento dello stato democratico'' Roma, 3 marzo 2003 (Adnkronos) |