"Il Giornale" 2 marzo 2003 La Malfa attacca Bankitalia: che ruolo gioca nella vicenda? Il governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio è ormai "incompatibile" con il ruolo di garante del sistema creditizio. A sostenerlo è Giorgio La Malfa, presidente della Commissione Finanze della Camera e presidente del Partito Repubblicano. La Malfa non è per niente convinto del comportamento di via Nazionale negli ultimi sviluppi della guerra per il controllo delle assicurazioni Generali. Che valutazione dà della mossa di Unicredit che ha acquistato il 2 per cento della compagnia di Trieste? "Credo che determini un conflitto di interessi enorme nei confronti di Mediobanca di cui Unicredit è azionista. Poi c'è anche il problema della Banca d'Italia. Se il governatore Fazio avesse fatto la sua parte, avrebbe fermato i protagonisti della vicenda". Leggendo le cronache di questi due giorni sembrerebbe vero il contrario… "E questo pone un problema ancora più grave; sapere qual è la funzione del governatore. Se riveste ancora un ruolo di vigilanza oppure di governo dell'economia e del sistema bancario. Se così fosse saremmo fuori dalle leggi e dal mercato. La vigilanza richiede un equilibrio nelle scelte, mentre a me pare che Bankitalia conduca il sistema bancario come se fosse l'azionista di maggioranza". Lei ha detto che Fazio dovrebbe andarsene se risultasse veramente coinvolto nella scalata di Unicredit. Conferma? "C'è un problema serio di compatibilità che a questo punto dovrebbe essere affrontato. Mi riferisco alla corrispondenza tra quello che dovrebbe essere il ruolo della Banca d'Italia e la condotta effettiva di Fazio". E' un giudizio duro… "E dirò di più…Fazio dovrebbe spiegare agli italiani perché ha dato l'autorizzazione alle banche per l'intervento a favore della Fiat. Forse lo considerava un buon investimento? C'è da chiedersi se il governatore conosce veramente i problemi del sistema creditizio. Ormai, e parlo pesando le parole, penso che la guida di Bankitalia sia incompatibile con una buona conduzione del sistema bancario e con il ruolo di vigilanza". Unicredit ha detto di avere acquistato il due per cento di Generali per lasciare la compagnia in mani italiane. Almeno su questo lei dovrebbe essere d'accordo… "Se volevano porre un problema del genere, lo avrebbero potuto fare nelle sedi proprie. Se poi si riferivano a Mediobanca, come si fa a dire che Piazzetta Cuccia è straniera? E poi c'è dell'altro… Cioè? "Se proprio gli preme mantenere l'identità nazionale dell'economia italiana, io mi preoccuperei più che altro del settore energetico. Stiamo perdendo Edison a favore dei francesi. Insomma, non mi pare proprio che i protagonisti di quest'operazione possano proporsi come campioni di italianità". Affronterete gli sviluppi della guerra per Generali in commissione Finanze? "Non lo so ancora. Mi sembra che i politici che sostengono Bankitalia si siano già mobilitati. In ogni caso credo che ora tocchi al governo affrontare questa situazione. Bisogna stabilire se la vigilanza deve continuare a essere un compito della Banca centrale e se Bankitalia deve rimanere ancora nelle mani del dottor Fazio. Secondo me ormai è diventato impossibile affidare un compito di questo genere a chi ne fa un uso così parziale". Antonio Signorini |