Illustrazione della sospensiva proposta dal sen. Del Pennino sul DDL sulla brevettabilità delle invenzioni biotecnologiche

Signor Presidente,

Intervengo per proporre una questione sospensiva, chiedendo il rinvio del provvedimento in esame in Commissione.

Illustro brevemente le ragioni di questa richiesta. Negli scorsi giorni oltre trecento scienziati professori universitari, ricercatori e medici hanno rivolto un appello ai parlamentari , denunciando quale fatto gravissimo le modifiche apportate dalle Commssioni Industria e Sanità del Senato al disegno di legge di recepimento della direttiva sulle invenzioni biotecnologiche,, in quanto verrebbe escluso dalla brevettabilità qualsiasi procedimento e tecnica riguardante le cellule staminali embrionali umane, anche quelle ottenute con la tecnica del trasferimento nucleare di cellule staminali autologhe previste dal rapporto Dubecco.

L'appello degli scienziati promosso dall'Associazione Luca Coscioni è caduto nell'indifferenza dei colleghi, ma credo che debba essere attentamente considerato dal Parlamento , anche alla luce delle dichiarazione rese ieri dal Presidente del Consiglio all'inaugurazione della Menarini biotecnologica.

Il Presidente del Consiglio ha giustamente rilevato i ritardi del nostro Paese nel settore della ricerca e ha affermato che, fra i molti mali di cui soffre il nostro sistema di ricerca, quello del mancato collegamento con il mondo dell'industria è uno dei motivi per cui molte iniziative rimangono senza esito, chiuse nei cassetti:" urge quindi un preciso intervento del Governo e del Parlamento per collegare la ricerca pubblica a quella privata."

Questo provvedimento rappresenta in realtà un blocco per la ricerca nel settore delle biotencologie da parte delle università e dei centri di ricerca italiani e creerà una condizione in cui l'industria italiana nel settore delle biotencologie sarà tributaria nei confronti dei brevetti stranieri .

Ecco perché ritengo necessario una fase di riflessione sul disegno di legge al nostro esame, che è profondamente diverso dal testo di recepimento della direttiva che era stato predisposto dal Governo D'Alema nella scorsa legislatura e da quello che il Governo Berlusconi aveva presentato all'altro ramo del Parlamento nell'attuale legislatura.

Propongo quindi il rinvio in Commissione del provvedimento.

Roma, 13 marzo 2003