Fecondazione: coro di NO, legge ideologica e incostituzionale Del Pennino (Pri), meglio nessuna che questo testo La legge sulla fecondazione assistita, gia' approvata dalla Camera e a breve all'esame dell'Aula del Senato, e' una legge ''ideologica, fondata sui divieti e sulla follia dell'etica condivisa, inapplicabile e facilmente aggirabile. Mette a rischio la sicurezza dei Centri e la salute della donna''. Di piu'. ''Lede alcuni diritti costituzionalmente garantiti come la liberta' di ricerca e la salute della donna''. Contro questo provvedimento si leva un coro di no trasversale, politici della maggioranza e dell'opposizione, bioeticisti, specialisti e associazioni di pazienti, che hanno levato il loro appello a cambiare la legge durante una conferenza stampa di Madre provetta questa mattina nella Sala della Sacrestia della Camera a Roma. Sono 400-500 gli emendamenti presentati in Commissione Sanita' del Senato, molti dal Polo. ''Meglio nessuna legge che questa'', e' la presa di posizione di Antonio Del Pennino (Pri), della Commissione Affari costituzionali del Senato, che insieme ai colleghi della maggioranza ha formulato 66 emendamenti. ''Non contempera il diritto della tutela dell'embrione e del concepito - osserva - con altri diritti garantiti dalla Costituzione, come la liberta' di ricerca e la salute. Dunque, vi sono profili di incostituzionalita''', sottolinea rilevando che se sara' approvata cosi' come licenziata dalla Camera, ''sara' una legge contraddittoria e inapplicabile''. D'accordo Vittoria Franco (Ds), della Commissione Sanita', che annuncia battaglia per modificare il testo, soprattutto in tre punti: la cancellazione dello stato giuridico dell'embrione, l'accesso alla fecondazione eterologa e la revisione del numero di embrioni da creare. Roma, 11 marzo 2003 (Adnkronos) |