Ambiente/Il Comando carabinieri presenta la mappa dell'illegalità al Ministero Maglia nera a Sicilia e Calabria. Il commento del sottosegretario Nucara Presentata al Ministero la mappa dell'illegalità ambientale emersa dal rapporto annuale redatto dal Comando carabinieri per la Tutela dell'ambiente. In campo nazionale più di 4 controlli su 10 hanno messo in evidenza situazioni fuori norma (43% del totale), mentre sono in diminuzione i reati nel settore del ciclo dei rifiuti (-4%). Nel 2001 sono stati compiuti 13.663 controlli per 6.610 obiettivi nel cui ambito sono state accertate 5.876 infrazioni alla normativa ambientale, con un livello generale di illegalità pari al 43%. Le cose vanno meglio per il ciclo dei rifiuti: il livello di abusi è sceso dal 39,1% del 2001 al 34,9% del 2002. Tra le regioni che guidano la classifica delle infrazioni c'è la Sicilia con il 54% di situazioni illegali scoperte fra inquinamento acustico, inquinamento atmosferico e inquinamento paesaggistico e abusivismo edilizio. Su 830 controlli effettuati, sono state accertate 448 infrazioni che hanno portato alla denuncia di 376 persone, 85 sequestri per un valore di 9 milioni e 295 mila euro, mentre 57 contravvenzioni hanno portato nelle casse dello Stato 281mila e 503 euro. Guardando i valori provinciali, Siracusa apre la classifica dei capoluoghi della Sicilia orientale con una illegalità pari al 55,3%: su 38 controlli il Noe ha verificato 21 infrazioni; segue Messina con il 50,3%: su 165 controlli effettuati, 83 le infrazioni accertate. Catania è al 45,9%: 39 infrazioni accertate su 85 controlli; chiude Ragusa con il 37%: a fronte di 27 controlli, solo 10 situazioni non erano a norma di legge. Minore l'illegalità diffusa in Calabria, dove la percentuale è ferma al 44,5%. Su 1470 controlli effettuati sono state accertate 654 infrazioni che hanno portato il Noe a fare 523 segnalazioni alle autorità competenti, con 7 persone arrestate; 24 sequestri per un valore complessivo di 31.441.896 euro, mentre le contravvenzioni sono state 72 per un valore di 139 mila euro. Nella nostra regione è la provincia di Crotone a guidare la classifica della illegalità: su 33 controlli effettuati, 32 situazioni sono fuorilegge, e il livello di illegalità è pari al 97%; segue Vibo Valentia dove su 120 controlli sono state accertate 76 infrazioni con un tasso di illegalità pari al 63,3%. Catanzaro è al terzo posto, con un tasso illegale del 54,9% (206 controlli e 113 infrazioni); Cosenza è al 49,1% ( su 647 controlli le illegalità accertate sono state 318). Chiude la classifica, questa volta in positivo, Reggio Calabria con il più basso livello di illegalità riscontrato: 24,8%, che è la risultante di 115 infrazioni accertate nell'ambito di 464 controlli. "Dobbiamo ringraziare i carabinieri per la costante e ferma attività di controllo che, oltre a sanzionare le molteplici infrazioni, sono riusciti, in molti casi, anche a prevenire le illegalità nel settore ambientale": ha commentato così il sottosegretario all'Ambiente Francesco Nucara il rapporto divulgato ieri nel parlamentino del suo Ministero, segnalando come "il rafforzamento del Nucleo ecologico dell'Arma dei carabinieri, effettuato con il collegato ambientale alla legge finanziaria dell'anno scorso, sta finalmente producendo i suoi frutti. "La tendenza positiva riscontrata negli ultimi mesi del 2002 - ha proseguito Nucara - ci conforta pienamente. I primi dati elaborati dal Comando dei carabinieri per la Tutela dell'ambiente dimostrano la piena capacità del Noe di ridurre il tasso di illegalità nella gestione dei rifiuti e nella depurazione". Per quanto riguarda la Calabria, la situazione non appare diversa dalle altre regioni. "Il livello di illegalità del 44,5% che non si discosta dalla media nazionale - ha concluso Nucara - non è certo motivo di soddisfazione per me. Anzi, diventa un monito a tutta la classe politica calabrese e agli amministratori locali affinché non si affidino esclusivamente al Noe per impedire reati contro l'ambiente, ma utilizzino tutti gli strumenti a disposizione per combattere un fenomeno che cresce rigoglioso soprattutto attorno alla gestione dei rifiuti". (mun.te) "Gazzetta del Sud" venerdì 28 febbraio 2003 |