Sul simbolo dell'Edera una precisazione opportuna

Riproduciamo una lettera pubblicata sul "Corriere della Sera" del 25 maggio 2004.

Il "Corriere" del 18 maggio ha riportato una ricostruzione sul congresso contestato del Pri a Bari nel 2001 che non corrisponde alla realtà dei fatti. A Bari uscirono tre mozioni, una per il centrodestra del segretario on. La Malfa (60 per cento dei voti), una rappresentata da Riscossa per l'autonomia che sosteneva una terza via repubblicana liberaldemocratica, che comprendeva le zone tradizionali del partito: Romagna, Toscana e Lazio che ha come leader Sergio Savoldi (32 per cento dei voti), una terza dei Repubblicani napoletani, contrari al centrodestra (5 per cento dei voti). L'on. Sbarbati rappresentava il 7 per cento dei consensi ma decise di abbandonare il congresso delusa del suo risultato lasciando di fatto via libera all'on. La Malfa. Al congresso di Fiuggi nel 2002 la componente di Riscossa che continuava a riproporre l'autonomia del Pri da centrodestra e centrosinistra ottenne il 36 per cento dei voti.

La decisione del tribunale di Roma di invalidare il congresso di Bari dice in sostanza che furono i repubblicani di Riscossa rimasti nel Pri a essere danneggiati e non certo l'on. Sbarbati che già pensava di andarsene. In queste elezioni europee il Pri peraltro ha sottoscritto l'alleanza con il movimento di Sgarbi ferocemente critico nei confronti del centrodestra scegliendo di fatto la linea di Riscossa che continua la sua battaglia per l'autonomia.

Stiamo valutando il da farsi per il futuro nei confronti di chi da fuori reclama senza averne titolo il simbolo dell'Edera, ma anche di chi può avere commesso irregolarità che hanno offuscato l'immagine tradizionale del nostro partito.

Sergio Savoldi, responsabile nazionale di Riscossa per l'autonomia repubblicana

Widmer Vabonesi, segretario Pri Emilia Romagna