Intervento dell'onorevole Giorgio La Malfa nel dibattito intorno alle mozioni presentate sulla missione irachena (20 maggio 2004) Signor Presidente, onorevoli colleghi, la novità intervenuta prima di questo dibattito è senz'altro contenuta nelle parole del Segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, e in ciò che ha affermato il Presidente del Consiglio circa il ruolo consistente che nelle prossime settimane e nei prossimi mesi verrà assunto dall'Onu nella situazione irachena. Mi rivolgo ai colleghi dell'opposizione, e in particolare agli onorevoli Rutelli e Fassino: è molto difficile comprendere come forze politiche che del coinvolgimento dell'Onu hanno fatto un punto centrale della loro posizione di questi mesi, possano, in questo rapido dibattito politico, affermare che il ruolo dell'Onu e tali novità siano assolutamente irrilevanti. Mi sarei aspettato che i colleghi Fassino e Rutelli dichiarassero di prendere atto di questi tentativi e di questi segnali ed elementi incoraggianti, rinviando a un momento successivo la decisione circa il destino del contingente italiano in Iraq, vale a dire al momento in cui potesse essere confermata o meno, sulla base degli sviluppi della situazione militare e politica, quella che al Governo italiano appare una svolta. Questa mi sarebbe sembrata una risposta concreta agli sviluppi della situazione! Invece oggi noi misuriamo, onorevole Fassino, onorevole Rutelli, un cambiamento di fondo della posizione politica della componente chiamiamola moderata o riformista, del centrosinistra, perché mentre fino ad ora essi avevano condizionato la partecipazione italiana ad uno sviluppo da parte dell'Onu, oggi, nel momento in cui a questo sviluppo si accenna, essi non chiedono di approfondire le condizioni e le conseguenze di quest'apertura. Quindi è legittimo, non considerate una polemica pretestuosa il fatto che si dica che in questo momento la leadership dello schieramento di sinistra passa all'onorevole Bertinotti e agli altri colleghi, che con molta chiarezza nel corso di questi mesi hanno sostenuto una posizione radicale nei confronti della guerra. Il punto politico della posizione dell'onorevole Bertinotti e degli altri colleghi mi pare sia costituito dal fatto che essi non hanno mai considerato rilevanti le decisioni che avrebbe potuto assumere l'Onu, perché essi erano contrari alla guerra, senza se e senza ma, in qualunque circostanza. Ma questa, se non ho compreso male, non è mai stata la vostra posizione, onorevole Rutelli, onorevole Fassino, onorevole Violante! Voi avete detto che la guerra sarebbe stata possibile nelle condizioni previste dall'articolo 11, nel quadro di un collegamento internazionale. Ma allora le conseguenze di questa vostra posizione di oggi sono molto drammatiche: è l'abbandono della posizione della sinistra riformista, sono conseguenze che porteranno lo schieramento che voi costituite a diventare uno schieramento che non potrà aspirare alla guida di un Paese come il nostro per molti anni a venire. |