La Segreteria Nazionale del PRI, a proposito del comunicato di ex repubblicani che hanno rivendicato l'eredità politica e culturale di Ugo La Malfa, ha rilasciato la seguente risposta:

"Un certo numero di "indipendenti di sinistra" - di uno dei quali Giovanni Spadolini era solito dire che fosse "personaggio nefasto per la Repubblica" - ha voluto - con un'inserzione su alcuni giornali - certificare la propria esistenza in vita.

A tutti costoro ricordiamo che Ugo La Malfa - per difendere l'autonomia e l'indipendenza del partito - si mosse a tutto campo sullo scenario politico della sua epoca ed era solito definire il PRI un partito che non é "né a destra né a sinistra ma più avanti" rispetto agli altri.

Ricordiamo ancora il disprezzo con cui guardava agli indipendenti di sinistra, che avevano venduto l'anima al PCI per qualche collegio elettorale e avevano così rinunciato a difendere le ragioni ideali e politiche del PRI. E ai nuovi indipendenti di sinistra vogliamo solo rammentare che molti di loro hanno lasciato il partito anche quando il PRI era collocato, negli anni novanta, all'interno del centro-sinistra, così confermando che il loro contrasto non riguardava e non riguarda un determinato schieramento ma l'esistenza stessa del Partito Repubblicano Italiano, le sue ragioni storiche, la sua vitalità come forza politica autonoma, propositiva, modernizzatrice, sul solco appunto che è proprio della tradizione e dell'insegnamento di Ugo La Malfa".