L'intervento in Aula di La Malfa sul caso Mussi

Questo l'intervento in aula a Montecitorio dell'onorevole Giorgio La Malfa in seguito alla comunicazione sull'aggressione subita dal ministro Mussi:

"Signor Presidente, l'onorevole Franceschini ha chiesto al Parlamento di manifestare la solidarietà all'onorevole Mussi per l'incivile episodio di cui egli è stato fatto oggetto. Lo facciamo ben volentieri, in quanto riteniamo che la violenza non sia mai mezzo per affermare le proprie ragioni nella lotta politica e nelle richieste sociali; noi riteniamo che, in particolare, debba essere assicurata ai rappresentanti del Parlamento, fra gli altri diritti, la libertà di circolazione. Quindi, valuteremo con grande equanimità il decreto-legge che sarà adottato. Tuttavia - mi rivolgo ai colleghi della maggioranza - l'importante questione delle liberalizzazioni e della concorrenza pone il problema di stabilire a carico di chi debba essere posto il costo di queste liberalizzazioni. Per quanto riguarda il provvedimento sulla privatizzazione nel settore dei taxi, ciò che muove la categoria interessata è l'effetto della svalutazione del valore capitale delle licenze che i tassisti hanno accumulato, spesso dopo una vita di lavoro. Se quel provvedimento determinerà il crollo dei valori degli investimenti del lavoratore realizzati nel corso degli anni, è comprensibile che si determini una condizione di rabbia. Forse, il provvedimento andava studiato meglio, tenendo conto di tali effetti. Non si possono porre a carico solo di una categoria gli effetti della liberalizzazione. Forse, è stato commesso un errore di presentazione di questo provvedimento da parte di alcuni esponenti della maggioranza e del Governo. È difficile parlare della categoria dei tassisti come di una categoria privilegiata. Non si tratta dei "furbetti del quartierino"; non sono titolari di grandi ricchezze. Nella maggioranza, sono titolari di modesti redditi realizzati attraverso un lavoro molto pesante. Dunque, non è che con questo provvedimento la maggioranza e il Governo abbiano aggredito i privilegi del paese! Se questo venisse detto nei confronti di una categoria di persone che lavora molto, creerebbe una grandissima esasperazione. Quindi, credo che l'impostazione di questo provvedimento debba essere corretta profondamente e debba essere introdotta una maggiore equità".