Una sintesi del Piano di Governo/Sottoscritto al vertice CdL in chiusura di verifica I risultati ottenuti malgrado la congiuntura avversa Pubblichiamo ampi estratti dall'Aggiornamento del Piano di Governo sottoscritto dai segretari dei partiti della coalizione al vertice della Casa delle Libertà che ha chiuso la cosiddetta "verifica". La Casa delle Libertà, si è candidata alla guida del governo del Paese sulla base di un preciso e puntuale contratto con gli elettori, che lo hanno approvato ed hanno indicato sulla scheda elettorale il leader della Casa delle Libertà Silvio Berlusconi come Presidente del Consiglio. (…) Malgrado una congiuntura internazionale eccezionalmente avversa, i vincoli posti dal piano di stabilità e l'elevato debito pubblico, ereditato dai precedenti governi del centrosinistra, in questi due anni il governo ha conseguito importanti risultati. - Conti pubblici: costante controllo del rapporto indebitamento/Pil e riduzione del rapporto debito/Pil, per il rispetto dei parametri di Maastricht. - Lavoro e legge Biagi: dal 2001 i nuovi posti di lavoro sono più di 800mila. Il tasso di disoccupazione è sceso da oltre l'11% all'8,5%. - Investimenti e opere pubbliche, negli anni 90 gli investimenti pubblici sono stati sistematicamente ridotti. Dal 2001 si è invertita la tendenza: sono state infatti attivate opere il cui costo è pari a 28.786 milioni di euro e cantierate opere per 19.400 milioni di euro (solo l'Anas ha aumentato di sei volte il numero di gare bandite rispetto al 2001 e di oltre due volte il numero di gare aggiudicate, sempre rispetto al 2001). - Tasse ed equità: con il primo modulo di riforma fiscale, 28 milioni di italiani, di cui 9 milioni di pensionati, pagano meno tasse; l'aliquota di imposta sulle società è scesa al 33%; da un anno 320mila aziende non pagano più l'Irap e quali 3 milioni e mezzo ne pagano un po' meno. L'imposta sulle successioni che gravava sui patrimoni delle famiglie, è stata cancellata. - I benefici maggiori sono concentrati nelle fasce meno fortunate della popolazione, 450 mila persone sono uscite dalla fascia di povertà. Sono 700 mila i pensionato che non pagano più imposte. Sono salite a 516 euro (Un milione di lire all'anno) le detrazioni per i figli a carico. - Le risorse europee, per il secondo anno consecutivo, sono state interamente utilizzate soprattutto nel Mezzogiorno. - Pensioni e riforma: l'aumento delle pensioni minime a 516 euro per tredici mensilità ha interessato ad oggi un milione e 800 mila persone. - La Legge Bossi-Fini, che coniuga il rigore nei confronti dell'immigrazione irregolare con la solidarietà verso chi lavoro rispetta le nostre leggi, ha consentito l'emersione del lavoro nero di 634.628 immigrati che ora versano contributi ed imposte. - Legge ed economia: il nuovo diritto delle società è legge. E' in Parlamento la riforma della giustizia civile. Sono praticamente pronte la nuova legge fallimentare e quella sul riordino delle professioni. - Privatizzazioni: l'Italia è stata in questi tre anni all'avanguardia in Europa. - Scuola e "tre I" la riforma della scuola è legge dello Stato e sta avanzando giorno per giorno con l'introduzione di informatica, inglese e internet. - Imprese e fisco: è stata ridotta la pressione fiscale sulle imprese. Questi risultati sono stati raggiunti senza tagli alla spesa sociale e senza aumenti della pressione fiscale. Per quanto riguarda gli interventi a favore della famiglia, dal fisco all'approvazione della riforma della scuola, dall'aumento delle pensioni minime alla riforma del mercato lavoro, dalla legge sugli asili nido alla nova disciplina sulla procreazione assistita, nessun governo ha mai assunto e realizzato tanti provvedimenti a favore della famiglia come quello attuale, mantenendo fede al Piano del governo in cui si indicava la famiglia come uno dei pilastri della società. Per quanto riguarda la politica estera, che è il presupposto della credibilità internazionale del Paese e la condizione fondamentale di una vera capacità di governo, l'Italia ha conseguito un ruolo di primo piano in Europa e nel mondo. La costruzione della pace, la diffusione della libertà e della democrazia nel mondo, la salda alleanza con gli Stati Uniti e la convinta adesione all'Europa sono gli elementi di riferimento essenziali. La piena condivisione dei valori dell'occidente e del disegno di politica estera che da essi consegue è elemento caratterizzante e principale punto di forza di questo governo. Il governo si impegna per l'approvazione di una convenzione europea che definisca un'unione politica di Stati sovrani ancorata alle proprie radici cristiane ed ispirata a principi democratici e liberali, in netta opposizione a tentativi di istituire organi inquirenti centrali e di limitare in varia forma la libertà di pensiero e di espressione. Il contributo dell'Italia a tante missioni di pace come quelle in Afghanistan ed in Iraq, non è soltanto motivo d'orgoglio, ma significa anche maggiore considerazione internazionale, maggiore stima e maggiore peso politico per il nostro Paese. Sulla base di queste scelte, l'Italia ha svolto un ruolo di grande rilievo contro il terrorismo, nella lotta contro la povertà ed il sottosviluppo, a favore di un nuovo ordine internazionale fondato sulla libertà e sulla democrazia. Il sacrificio dei militari italiani a Nassiriya si onora anche assicurando uomini, mezzi e risorse all'alleanza che sta lavorando per la pace nel mondo. La solidarietà verso gli Stati più colpiti dal terrorismo – Usa ed Israele – rappresenta la piena adesione dell'Italia ai valori del mondo occidentale che vanno coltivati e difesi anche attraverso l'amicizia ed il dialogo con i paesi arabi moderati. (…) Oggi siamo diventati, per tutti, il Paese più amico. In questo modo, i mercati di questi paesi sono diventati aree di naturale espansione dei nostri prodotti e di influenza del nostro sistema imprenditoriale. Dato che non c'è libertà senza sicurezza l'impegno fondamentale del governo è orientato alla lotta intransigente al terrorismo nazionale ed internazionale, alla criminalità organizzata, alla delinquenza comune. Il fenomeno dell'immigrazione è governato coniugando i valori umani della persona con la rigorosa applicazione delle norme. La sicurezza è condizione indispensabile per lo sviluppo economico e la crescita civile. Il Governo le assegna perciò priorità assoluta. Nei prossimi due anni si dovrà consolidare il nuovo sistema di sicurezza, ampliando la prevenzione e potenziando le attività di contrasto. (…) Gli attentati alle Torri gemelle, la guerra in Afghanistan ed in Iraq, il crollo della Borsa americana e, di riflesso, anche di quelle europee hanno generato una fase di stagnazione e di recessione per l'economia europea. L'Italia ha fronteggiato la situazione meglio di altri Paesi che sono nostri tradizionali punti di riferimento, tuttavia le conseguenze sono state pesanti anche per noi. Contemporaneamente si è fatta forte la competizione dei Paesi emergenti (Cina, India) che traggono beneficio dalla globalizzazione e che entrano nei settori in cui tradizionalmente era forte il lavoro italiano. Emerge con evidenza il problema della competitività della nostra industria e del sistema-Italia in generale, insieme alla determinazione di iniziative contro la concorrenza sleale. Vogliamo e dobbiamo mettere questo problema al centro di tutte le nostre valutazioni di politica economica e sociale. Stiamo affrontando e dobbiamo sempre più affrontare la sfida dell'efficienza per dare prestazioni di qualità nella sanità, nella scuola, nell'Università, nei servizi pubblici. (…) Il Piano per il Sud, chiave di volta dello sviluppo nazionale, deve essere attuato in tutte le sue componenti: la lotto alla criminalità organizzata, le nuove infrastrutture, l'incentivazione del turismo e dell'agricoltura e la diminuzione degli impedimenti burocratici. Le risorse destinate per questi obiettivi dovranno essere realmente utilizzate per il loro raggiungimento. (…) La famiglia è al centro della nostra visione della politica sociale secondo il dettato contenuto nell'art.29 della Costituzione. (…) Sanità. Bisogna affrontare e risolvere i problemi della sanità e dei suoi operatori derivati dalla legislazione dei governi precedenti. La politica economica del governo considera prioritari la ripresa dei consumi e degli investimenti, la lotta al carovita, la tutela dei consumatori che va realizzata con ogni mezzo. Essa si orienterà su tre direttrici principali, legate tra loro e finalizzate allo sviluppo: - meno tasse per tutti; - più lavoro, più competitività; - più sicurezza, più fiducia. La riduzione delle tasse, in linea con il contratto con gli elettori e con quanto già realizzato, deve essere sensibile e credibile. Deve essere concentrata e visibile e avvenire in parallelo con riduzioni di spesa primaria che ne evidenzino la sostenibilità nel tempo. Deve essere annunciata già nel 2004 per agire sui piani di consumo e investimento. L'obiettivo dell'aumento del lavoro e della competitività, che si fonda sui brillanti risultati già ottenuti nella prima metà della legislatura, deve proseguire con un innalzamento del tasso di occupazione, con un sostegno della domanda attraverso i lavori pubblici per le infrastrutture necessarie al Paese e in generale con politiche mirate alla competitività del sistema produttivo, in primo luogo per l'innovazione. (…) Occorrerà ridefinire le linee strategiche della politica industriale modificando il sistema degli incentivi ed attuando incisive azioni a favore del mercato e della concorrenza. Occorrerà rivisitare gli accordi di luglio '93 per rafforzare la politica dei redditi e aggiornare il quadro delle relazioni industriali nel nuovo scenario caratterizzato dalla moneta unica, dai bassi tassi d'interesse e dalla competizione globale. Occorrerà procedere nella riforma del sistema pensionistico secondo le linee del disegno di legge delega presentato dal governo e con gli aggiornamenti derivati dal confronto apertosi con le parti. La realizzazione dell'economia sociale di mercato è l'obiettivo della Casa delle Libertà. (…) La Casa delle Libertà si impegna ad accelerare l'approvazione in Parlamento delle leggi sull'impresa sociale, sugli incentivi al no-profit e sul conflitto di interesse. Di fronte alla globalizzazione della produzione industriale e della finanza una autentica concorrenza ed un vero mercato richiedono anche garanzie, regole e controlli esercitati da Autorità indipendenti. Le vicende Argentina, Cirio, Parmalat, Banca 121, Bipop ed altre richiedono una nuova legislazione in difesa dei risparmiatori che hanno subito un danno grave e che vanno in ogni modo difesi e tutelati. La Casa delle Libertà si impegna a varare in tempi brevi, raggiungendo il maggior consenso parlamentare possibile, una riforma complessiva per la vigilanza sui mercati finanziari e la tutela del risparmio che si fondi su tre pilastri: trasparenza, concorrenza, stabilità. Collegialità. La Coalizione intende raggiungere questi obiettivi attraverso un'azione collegiale che veda il concorso di tutte le forze politiche che si sono unite nella Casa delle Libertà, FI, AN, UDC, Lega Nord, Nuovo PSI, PRI, forze che hanno dato un contributo determinante per la vittoria del 13 maggio 2001. Per realizzare l'obiettivo della collegialità nelle più importanti decisioni, il Presidente del Consiglio costituirà un Consiglio di Gabinetto (L.400/88) come sede di analisi e di confronto politico sulle principali iniziative di politica estera, interna ed economica, ferme restando le competenze istituzionali e politiche del governo e dei singoli ministri. (…) |