Dichiarazione di voto del sen. Del Pennino sul ddl di riforma dell'ordinamento dello Stato (Art. 10)

Martedì è stato approvato dal Senato, nell'ambito del disegno di legge di riforma dell'ordinamento dello Stato, l'articolo 10, che modifica l'attuale articolo 67 della Costituzione, stabilendo che "Ogni deputato e ogni senatore rappresenta la Nazione e la Repubblica ed esercita le proprie funzioni senza vincolo di mandato". Contro tale formulazione si era già espressa nelle scorse settimane, attraverso un comunicato ufficiale, la Segreteria del PRI ed un emendamento soppressivo era stato presentato dal senatore Del Pennino.

In sede di dichiarazione di voto, il senatore ha affermato: "Signor Presidente, voterò a favore dell'emendamento soppressivo da me presentato, analogo a quello di altri colleghi, perché la formulazione del testo tende ad introdurre una inaccettabile distinzione tra Nazione e Repubblica.

Noi con questa formulazione aggraviamo l'errore già commesso, nell'ambito della riforma del Titolo V, con il nuovo articolo 114, approvato nella passata legislatura, in cui si parla di Repubblica costituita da Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, equiparando lo Stato alle altre articolazioni territoriali.

Con la formula introdotta dall'articolo 10 del testo al nostro esame aggraviamo questa situazione di confusione, confermando una concezione dello Stato come qualcosa di diverso dalla Repubblica e individuando la Repubblica come soggetto formato da diverse Nazioni.

Quando si dice che si ha paura di spinte secessionistiche e di rottura dell'unità nazionale bisogna guardare anche alle espressioni terminologiche che si usano nella formulazione di norme che appaiono di per sé innocue, ma che in realtà hanno un contenuto eversivo assai peggiore, talvolta, di quello delle norme precettive.

Ecco perché voterò per la soppressione di questo articolo".

Dopo la reiezione dell'emendamento, il rappresentante repubblicano ha coerentemente votato contro l'approvazione dell'articolo.