Devolution: Pri dice No a testo Bossi e presenta riforma Titolo V Il PRI dice no al ddl governativo sulla devolution e dissente sui compiti delle polizie regionali perche' cio' investe una questione fondamentale per l'unita' dello Stato e l'uniformita' della gestione dell'ordine pubblico sull'intero territorio nazionale. Da qui il progetto repubblicano di circoscrivere a compiti amministrativi e di prevenzione le responsabilita' delle Regioni in materia di polizia locale. Il partito dell'Edera presenta oggi in Parlamento un suo pacchetto di proposte di modifiche costituzionali in materia di riforma del Titolo V e di devolution. Abolizione della legislazione concorrente fra lo Stato e le Regioni e redistribuzione all'uno o alle altre delle materie che la formulazione attuale dell'articolo 117 attribuisce alla potesta' concorrente. Questa la proposta repubblicana di riforma del Titolo V della seconda parte della Costituzione presentata da Giorgio La Malfa alla Camera e da Antonio Del Pennino a Palazzo Madama. Per il disegno di legge in materia di devolution, di cui Montecitorio inizia l'esame in aula la prossima settimana, la proposta del PRI prevede di circoscrivere a compiti amministrativi e di prevenzione le responsabilita' attribuite dal disegno di legge del governo alle Regioni in materia di polizia locale. "In particolare, in ragione del dissenso su questo punto, che investe una questione fondamentale per l'unita' dello Stato nazionale e l'uniformita' della gestione dell'ordine pubblico nel territorio, il Partito Repubblicano Italiano -dicono i parlamentari dell'Edera- non sosterra' il corso del testo governativo". Roma, 21 febbraio (AGI) |