Nucara viceministro

Un’occasione per rilanciare il ruolo dei repubblicani

Il segretario del Partito repubblicano italiano, l’amico Francesco Nucara, è stato nominato, dal Consiglio dei ministri del 29 dicembre, viceministro all’Ambiente.

Riteniamo che questo sia un segno di apprezzamento sincero per il lavoro svolto dal segretario del Pri in difesa del patrimonio ambientale italiano, ma anche e soprattutto un riconoscimento dell’impegno del Partito repubblicano nella politica della coalizione.

Il segnale che questa nomina del Consiglio dei ministri ha effettuato, non va dunque certo sottovalutata. Essa rappresenta un passo importante per realizzare una migliore collaborazione politica nell’alleanza di governo ed offre uno strumento per la crescita del Pri, evidenziandone il ruolo all’opinione pubblica.

Nei giorni scorsi abbiamo letto spesso sugli organi di informazione di richieste da parte dei repubblicani a Berlusconi. L’unica richiesta formale che è stata fatta al presidente del Consiglio era quella della pari dignità nella coalizione, a cominciare dalla presenza nel Consiglio dei Ministri. La nomina di Nucara va sicuramente in questa direzione e ne prendiamo atto con soddisfazione, per quanto con essa non vengano certo risolti tutti i problemi. Ma è chiaro che i repubblicani sanno valutare una situazione come l’attuale, rispetto ad una precedente nella quale la coalizione, a cui pur si apparteneva, nominava, contro le indicazioni del partito, un iscritto a presiedere una commissione parlamentare, a dimostrazione dell’arroganza che vigeva verso gli alleati minori, la stessa di cui oggi è vittima l’onorevole Mastella.

Va anche detto che non sempre i nostri rapporti con la coalizione attuale sono stati ottimali, nel senso che in diversi casi abbiamo sottolineato sensibilità ed opinioni diverse e ci siamo comportati di conseguenza.

Evidentemente, con la nomina di Francesco Nucara, la maggioranza dimostra di considerare positivamente il confronto politico con l’Edera, oltre che cercare di tenere più saldo il suo sostegno, perché sicuramente, senza la possibilità di espressione del primo, non c’è nemmeno il secondo.

E questo sicuramente testimonia di una maggiore armonia maturata all’interno di questa coalizione, dopo una scelta sofferta rispetto allo schieramento a cui pure eravamo appartenuti nella passata legislatura.

Roma, 30 dicembre 2004