Auguri a tutti coloro che difendono l’Edera E’ stato ancora un anno difficile per i repubblicani italiani: la "Voce repubblicana" ne ha dato costante testimonianza. Del resto abbiamo una eredità pesante sulle nostre spalle da portare e siamo convinti, oggi come ieri, che da essa dipenda l’ammodernamento e il miglioramento del nostro Paese. Da dove può crescere ed arricchirsi l’Italia se non dalla tradizione risorgimentale, dalla lotta contro il totalitarismo, dalla difesa dell’idea di uno sviluppo sostenibile che ancora viene compromessa da molte forze politiche? Chi dispone, quasi in esclusiva, di un patrimonio di valori di questo genere, ha il dovere di non metterlo mai a repentaglio per via delle scelte contingenti che avvengono quotidianamente nell’azione politica. Non c’è mai stata, mai ci sarà, una scelta del Partito repubblicano che non si misuri costantemente con i riferimenti storici ed ideali che ci hanno guidato negli anni. Altrimenti avremmo preso atto, come molti fecero, della variazione dei rapporti di forza avvenuti con il sistema maggioritario. Ci saremmo magari rassegnati al tentativo di criminalizzazione avvenuto infondatamente, come è stato dimostrato, nei confronti di parte rilevante del nostro gruppo dirigente, e saremmo andati, come alcuni hanno fatto, verso altri lidi. Così avremmo avuto un anno più facile, magari. Ma il nostro desiderio, quello che non si è soddisfatto ancora, ma per cui lavoriamo tenacemente, è di un successo pieno del Partito repubblicano. Perché è il successo di questa tradizione gloriosa la soluzione che il Paese ha a portata di mano per risolvere i suoi problemi. Non è un’impresa impossibile. Ci arriveremo. Questo è l’augurio che vogliamo fare, come "Voce", a tutti i repubblicani che non hanno voluto vedere dispersa la loro casa. |