Nucara scrive a Fassino: c'è un solo Pri, nato nel 1895

Lettera inviata dal segretario nazionale del Pri, on. Francesco Nucara, al segretario dei Ds, on. Piero Fassino.

Caro Fassino, nell'intervista al "Corriere della Sera" di domenica 14 dicembre Lei dichiara che "… la scelta è avviata: DS, Margherita, SDI, Repubblicani hanno deciso di mettersi insieme".

Da Segretario Nazionale del PRI, quale mi onoro di essere dal 2001, mi corre l'obbligo di informarLa che i Repubblicani non hanno aderito al listone di centro-sinistra.

Non devo certo ricordarLe che quando si usa il termine "Repubblicani" s'intende significare l'appartenenza al PRI, partito fondato nel 1895 e non l'altro ieri: un partito che non ha dovuto rinnegare la sua storia e la sua identità (almeno da parte di chi ne fa ancora parte, avendo rinunciato a offerte di seggi parlamentari).

Capisco il Suo disappunto per l'attuale collocazione politica del PRI e giustifico anche la Sua labile memoria. Ma vorrei che riflettesse e che ricordasse quanto mi ha detto durante il nostro unico incontro presso il gruppo parlamentare dei DS.

Nella Sua intervista Lei fa scomparire il PRI di cui io invece voglio difendere l'autonomia e l'identità, anche se come diceva Ugo La Malfa "a noi non interessa la sorte del PCI o del PSI o del PRI, a noi interessa la sorte del nostro Paese". E, a proposito di Ugo La Malfa, sarebbe opportuno che i DS lo conoscessero meglio prima di celebrarlo con atti di pura e semplice propaganda.

Caro Fassino, i trucchi del vecchio PCI non servono più per tentare di imporre egemonie che sono comunque fuori dalla storia del PRI.

Non ci hanno fatto "chiudere" i Suoi predecessori malgrado i loro "sforzi generosi", non ci farà "chiudere" Lei né i suoi alleati fuoriusciti che incautamente Lei definisce "Repubblicani".

Francesco Nucara