Procreazione/Del Pennino: pronti a referendum epocale

''Siamo pronti ad un referendum epocale che segnera' la vita politica del paese come gia' accaduto con il divorzio e con l'aborto''. Con questa parole Antonio Del Pennino ha anticipato ai giornalisti l'intenzione di promuovere un referendum contro i contenuti della legge sulla procreazione assistita in discussione a Palazzo Madama. Del Pennino, eletto nelle liste di FI e successivamente passato al gruppo misto e leader dell'area laica del centrodestra, ritiene troppo restrittiva la legge in discussione al Senato. Il senatore ha gia' avviato contatti con i radicali e con tutte le forze disposte a promuovere la raccolta delle 500 mila firme necessarie per la prova referendaria. Conversando con i giornalisti poco dopo la chiusura della seduta antimeridiana di palazzo Madama dedicata al ddl sulla procreazione assistita, Del Pennino ha spiegato che si trattera' di un referendum ''al ritaglio'' che dovrebbe puntare non all'abrogazione della legge, ma al suo miglioramento. Gli obiettivi che le forze laiche si prefiggono e' in primo luogo consentire - ha affermato - la fecondazione eterologa, vale a dire utilizzando il seme esterno alla coppia nel caso in cui quest'ultima risulti sterile. Il referendum dovrebbe inoltre abolire quelle parti della legge che obbligheranno la donna all'impianto dell'ovulo fecondato anche se nel frattempo avra' cambiato opinione. Dovrebbe inoltre essere abolito il ''tetto'' di tre ovociti da trasferire contestualmente nell'utero in modo da evitare che la donna venga sottoposta allo stress di molteplici prelievi per fare piu' tentativi di fecondazione. Del Pennino si e' detto convinto che l' opinione pubblica in Italia e' ''indubbiamente vicina alle posizioni laiche e non a quelle dei cattolici che con eccesso di zelo stanno difendendo l' attuale testo della legge sulla procreazione assistita''. Il referendum dovrebbe tenersi nella primavera del 2005 e la macchina organizzativa, ha spiegato Del Pennino, partirebbe subito dopo l' entrata in vigore del provvedimento. Stamane il Senato ha intanto approvato l' articolo 1 della legge con 141 si', 122 no e 4 astenuti.

Roma, 3 dicembre 2003 (ANSA)