Procreazione/Del Pennino: prepariamo comitato referendum Grave affidare a governo criteri per definire coppie stabili Antonio Del Pennino, leader dei laici del centrodestra che si battono per modificare la legge sulla procreazione assistita, ritiene che ci siano pochi margini, ormai, per migliorare il provvedimento dopo il ''giro di vite'' imposto con la discesa in campo del governo e con la lettera di Renato Schifani ai suoi senatori. Tanto che, conversando con i giornalisti l'esponente repubblicano ha annunciato: ''Siamo gia' pronti a far partire la macchina del comitato promotore di un referendum contro questa legge''. I giornalisti hanno chiesto al senatore se nel comitato promotore sono presenti anche i Ds: ''Dobbiamo promuovere i necessari contatti e lo faremo al piu' presto. Mi auguro - ha risposto Del Pennino - che Angius non esiti ad appoggiare il referendum nonostante i problemi all'interno della Margherita''. L'esponente repubblicano ha giudicato ''molto grave'' il contenuto dell' ordine del giorno approvato dal Senato con il quale si affida al governo il compito di stabilire in base a quali criteri una coppia puo' essere definita ''stabile'' e quindi in grado di ricorrere alla procreazione assistita. ''Sono sicuro - ha detto Del Pennino scherzando - che istituiranno una commissione di esperti per attestare il grado di stabilita' di una coppia e la presidenza andra' sicuramente al senatore di An Riccardo Pedrizzi, esempio clamoroso di integralismo cristiano''. Del Pennino infine ha fatto notare che ''si prospettano grosse difficolta' per l'attuazione della legge che sembra fatta da 'badilanti' (gente che usa il badile, ndr)''. L'esponente republicano ha sottolineato che rimangono tutti aperti gli interrogativi su cosa deve essere fatto degli embrioni in eccedenza dopo l'entrata in vigore della legge. ''A Sirchia e' stato dato l'incarico di provvedere con un decreto amministrativo. Ma non potra' - ha spiegato Del Pennino - ne' distruggerli, ne' crioconservarli e tantomeno trasferirli nell' utero di una donna per far nascere un bambino, perche' questo e' ovviamente vietato dalla legge in quanto si tratterebbe di un palese caso di procreazione eterologa''. Secondo Del Pennino questo prova che si tratta di un provvedimento che ''fa acqua da tutte le parti''. Roma, 10 dicembre 2003 (ANSA) |