La Malfa ministro delle Politiche Comunitarie Giorgio La Malfa è stato nominato ministro ventitré anni dopo il suo primo incarico nel governo Forlani, quando fu indicato alla guida del Bilancio. Rimase ministro del Bilancio anche nei governi Spadolini e Cossiga. Dopo un lungo periodo fuori dal governo, come segretario del Pri e poi presidente della Commissione Finanze della Camera all'inizio di questa legislatura, è tornato nell'esecutivo al dicastero delle Politiche Comunitarie. "Un ruolo particolarmente importante", ha detto alla stampa il giorno del giuramento al Quirinale, aggiungendo che si trattava di un "riconoscimento all'azione svolta dal Pri in questi anni". Il Corriere della sera ha chiesto se La Malfa avesse fatto bene ad entrare in un governo di fine legislatura ad alcuni esponenti del Pri del passato, oggi aderenti ad altre formazioni politiche. Queste le loro risposte: "Mi dispiace che abbia scelto di stare con la Casa delle libertà" ha risposto Antonio Maccanico. Il quale ha anche commentato che "però La Malfa è un uomo di qualità e meritava un incarico di governo". L'onorevole Giorgio Bogi, vicesegretario del Pri nel 1991, ha invece affermato: "E' un risultato coerente con la scelta di entrare nella Cdl. Non condivido le sue decisioni ma lo rispetto sul piano personale". Soddisfazione invece da Antonio Del Pennino, capogruppo alla Camera del Pri negli anni '80 e ora ancora senatore del Partito: "Stare con la Casa delle libertà" ha detto Antonio Del Pennino, "fu una scelta difficile, ma ora arriva un giusto riconoscimento". Si può forse discutere sul ministero che gli è capitato, ha scritto il Corriere della Sera. Quello delle Politiche Comunitarie è davvero il più adatto a lui che è sembrato a volte scettico sulla comunità europea? "In realtà ha detto La Malfa - io sono un fan dell'Europa unita. Non mi andava bene l'euro. Non così come è nato. Mi sembrava assurdo varare la moneta unica senza un ministero dell'economia comunitario". La Malfa si è detto convinto, come ribadisce nell'intervista alla Voce Repubblicana, che la squadra del Berlusconi - bis possa dare una scossa al settore economico. "Abbiamo un programma. Dall'altra parte, Prodi non è in grado di confezionarlo". |