Dall'ambiente ai trasporti: il sottosegretario Nucara lancia bordate contro la Regione

"Abbiamo subito troppi soprusi"

Il ponte? Dannoso e deleterio. E sul turismo ci restano solo le briciole

Francesco Nucara a tutto spiano. Il sottosegretario all'Ambiente, per "Il Quotidiano della Calabria" ha fatto una lunga riflessione sui temi più caldi che stanno caratterizzando il dibattito politico in provincia di Reggio Calabria. Lo abbiamo incontrato a Sinopoli, dove ha visitato i guasti prodotti dalla frana che si è abbattuta nei mesi scorsi proveniente dalla Diga sul Menta . Accompagnato dal sindaco Luppino si è portato a Sinopoli Inferiore, dove un intero costone per le infiltrazioni d'acqua si è abbattuto sul torrente sottostante, distruggendo la strada di accesso ed isolando la piccola comunità.

"Spesso quando si guardano le carte ­ ci dice ­ non si ci si rende conto di quanto è accaduto e di cosa bisogna fare. Sono andato a vedere la frana che ha provocato un vero e proprio disastro. Debbo dire che a vedere gli alberi di ulivo piegati fa una certa impressione. Il mio impegno sarà allora quello di trovare, prima possibile, le risorse necessarie per risolvere questo problema. Pensi che ero già venuto qui nel 1990 per un'altra frana". Ci fermiamo un attimo nella stanza del sindaco per un lunga intervista che non può non iniziare con vicenda dei rifiuti e del termovalorizzatore di Gioia Tauro e della protesta degli abitanti di Pettogallico.

Nucara fa una premessa: "Il futuro per lo smaltimento dei rifiuti è costituito dai termovalorizzatori. Lunedì scorso sono andato a Napoli, nel Casertano e ad Aversa dove la spazzatura fino a poco tempo fa arrivava fino ai primi piani degli edifici. Adesso, per fortuna, la situazione è migliorata grazie all'impegno del Commissario straordinario per l'Emergenza di quella regione, anche se le falde acquifere per le discariche sono inquinate tanto che l'acqua non può essere utilizzata neanche per l'agricoltura. Sul problema rifiuti occorre trovare soluzioni ovunque anche se capisco che nessuno vuole un termovalorizzatore sotto la sua finestra. Ormai queste strutture vengono realizzate al centro delle città. Il problema vero è come garantirsi tecnologie moderne ed avanzate che consentano l'abbattimento delle sostanze inquinanti e soprattutto il monitoraggio continuo da parte dell'Arpa che in Calabria purtroppo non funziona. Penso che i calabresi debbano preoccuparsi di questo".

Perché però tutto quello che non vogliono in altre zone della Calabria viene sistematicamente collocato Piana?

"Questo è sbagliato. E' oggettivamente sbagliato e non giusto che sia così. Se a Bisignano non l'hanno voluto il problema è della giunta regionale. Capisco che la giunta è dominata dall'assessore Gentile, ma la provincia di Reggio Calabria ha sopportato nel passato e nel presente fin troppe angherie e soprusi. E non mi riferisco soltanto al termovalorizzatore , ma anche a tutta una serie cose come ad esempio la delega che viene data all'assessore Pirilli per Gioia Tauro. Una scelta che dimostra il disinteresse che la Regione ha nel suo complesso per l'area di Gioia Tauro. Il problema non consiste nella persona. Il problema è che le vicende dello sviluppo dell'area, per l'importanza che riveste, devono essere gestite da tutta la giunta regionale e più direttamente dal suo presidente, compreso il governo nazionale . Non capisco perché l'assessore alle attività produttive delega un suo collega su una materia come questa. Con il Governo non può colloquiare un assessore delegato, ma il presidente della giunta regionale e mi pare che su questo tema Chiaravalloti non colloqui".

Il sottosegretario all'Ambiente sembra un fiume in piena, lasciandosi andare ad uno sfogo complessivo su una serie di argomenti concentrando bordate contro la Giunta Regionale .

Pensa ci siano altri esempi che indicano il tentativo di emerginalizzazione della nostra provincia?

"Sì , un altro esempio è costituito dai trasporti. Come fa l'assessore regionale ai trasporti a consentire che nello stesso momento si chiuda l'aereoporto di Reggio Calabria e contemporaneamente l'autostrada sulla quale si viaggia ormai su un'unica corsia da S. Onofrio fino a Reggio? Perché accade questo? Non si poteva far coincidere le cose in modo tale che nel periodo di chiusura del Tito Minniti alcuni tratti della Salerno-Reggio Calabria fossero a doppia corsia? Voglio dire che c'è un disinteresse totale della Regione per questa provincia. Vorrei sapere dove sono gli assessori regionali della provincia di Reggio e dove sono i consiglieri. Vede, a me dispiace dire questo e non vorrei che mi si accusasse di essere un campanilista. Vorrei che nella politica regionale ci fosse un riequilibrio territoriale e su questa direzione devono lavorare gli assessori e i consiglieri di Reggio Calabria. Stessa cosa si può dire del turismo. L'anno scorso la nostra regione ha avuto un incremento di presenze del 22% che erano concentrate solo nella zona da Falerna fino al Pollino . A sud della Calabria poco o niente, anche perché mancano le strutture alberghiere. E quando a Roma di discute di incentivi per i posti letto alberghieri i soldi per la provincia di Reggio sono pochi perché si dice che la Calabria ha esuberi di posti letto. Ed allora dove metteremo i 3000 tecnici che arriveranno per la costruzione del ponte e come li faremo arrivare?"

Sul Ponte dello Stretto lei in passato ha manifestato qualche perplessità.

"Io non credo che porterà tutti questi benefici. Però è un'opera prevista dalla Comunità Europea che ha raddoppiato i contributi. Credo che il ponte sarà un elemento negativo. Sono uno dei pochi che ha detto al Ministro Lunardi e al Presidente Berlusconi che il ponte è dannoso e deleterio per la Calabria e la Sicilia se non si fa una seria programmazione e pianificazione di interventi complessivi sulle coste. Berlusconi a parole mi ha dato ragione, però, se si vede una Regione assente la mia parola di semplice sottosegretario o di segretario di un piccolo partito come il Pri non basta. Penso che il presidente della Regione, della Provincia e lo stesso sindaco di Reggio Calabria si debbano battere, non per non fare il ponte (tanto se si è deciso di farlo si farà), ma per sfruttare questa opportunità. L'impressione è che anche in modo servile, si corra da Berlusconi per dire siamo d'accordo perché lui dice che dobbiamo essere d'accordo. Questo è sbagliato perché si crea un danno alla nostra comunità".

Torniamo a Gioia Tauro , ci sono novità sulla vicenda rigassificatore?

"Tra quelli che si opposero alla costruzione del rigassificatore nel porto di Gioia Tauro senza una Valutazione d'impatto ambientale c'era il sottoscritto. Allora il segretario della Cisl Pezzotta mi attaccò dicendo che erano solo "cavilli burocratici". Adesso l'Autorità portuale ha capito finalmente che occorre la Via . E nella Commissione Via ci sono esperti qualificati e ciò ci rassicura. Quando questo parere ci sarà prenderemo ne prenderemo atto. Io penso che il rigassificatore e la piastra del freddo possano rappresentare una grande opportunità per l'intera economia del mezzogiorno ma devono essere legate alla creazione di un sistema di altre attività, altrimenti rischia di essere un'altra cattedrale nel deserto."

Pensa di venire a Gioia Tauro per verificare di persona quanto sta accadendo sulla vicenda rifiuti?

"Certo. Subito dopo Pasqua verrò nella Piana di Gioia Tauro e non solo come dovere istituzionale nella mia qualità di sottosegretario all'Ambiente ma anche come reggino. Come sono andato a vedere i guasti in Campania stia certo che verrò nella Piana per rendermi conto di persona".

Michele Albanese "Il Quotidiano" venerdì 9 aprile 2004