"Cara Oriana, unisciti alle nostre ragioni"

Due lettere rivolte a Oriana Fallaci. Le ha pubblicate "Panorama" in edicola da ieri. La prima è di Giorgio La Malfa, la seconda di Vittorio Sgarbi. Iniziamo con la riproduzione della lettera del presidente del Pri.

Cara Oriana, quando nel 1986 Yasser Arafat, che noi consideravamo e consideriamo un terrorista, si presentò alla Camera dei deputati con la mimetica e la pistola alla cintura, accolto come un paladino della libertà, fummo i soli a opporci formalmente e a protestare.

Nello stesso modo abbiamo reagito l'anno scorso quando Tereq Aziz, rappresentante del regime tirannico di Saddam Hussein, fu inopportunamente ricevuto, con tutti gli onori, in Vaticano e nelle sedi della nostre principali istituzioni democratiche.

Nel tuo libro vi è la stessa indignazione contro le minacce ai valori di libertà e di democrazia che l'Occidente ha conquistato nel corso dei secoli.

Credo, come te, che ci sia una battaglia da fare per affermare quella "Forza della Ragione" che fu anche uno dei leitmotiv dell'azione politica di mio padre. Per questo oggi che siamo impegnati in una campagna elettorale per difendere ed affermare questi valori, non solo in Italia, ma anche nel Parlamento europeo, ti chiedo di darci una mano e di stare con noi.

Con affetto,

Giorgio La Malfa

Di seguito riproduciamo la lettera di Vittorio Sgarbi.

Cara Oriana, non voglio chiederti di schierarti, non voglio stringerti nelle finzioni e nelle falsificazioni della politica italiana.

Voglio che la tua intelligenza, la tua passione, la tua ragione si incrocino con le nostre.

C'è un luogo dove le tue, le nostre, idee possono trovare ideale accoglienza: il Parlamento dell'Europa di 25 paesi.

Abbiamo preso l'iniziativa, con gli amici laici, liberali e repubblicani, di proporre agli italiani un Partito della "bellezza" e della "ragione".

La luce della ragione, contrapposta alle tenebre dell'ignoranza.

Il sentimento della bellezza, contrapposto all'insensibilità dei bruti.

E' con me Giorgio La Malfa, che condivide questo appello.

E il presidente Francesco Cossiga ci guarda con attenzione e favore.

Ti chiede di unirti a noi, conservando la tua assoluta indipendenza, per dare forza alle nostre liste e rappresentare l'Italia nel Parlamento Europeo.

Sentiamo che in te si rispecchia nel modo più limpido il nostro spirito di libertà, l'unica religione che abbiamo.

Cara Oriana, Giovanni Amendola ci ha insegnato che "la ragione non si stanca mai di combattere": difendiamo insieme la bellezza contro la brutalità, la ragione contro l'oscurantismo.

Vittorio Sgarbi