Il presidente del Pri Giorgio La Malfa ha ricordato la giornata della Shoà

"Nel giorno in cui lo Stato d'Israele ricorda l'olocausto e coloro che presero le armi contro il nazifascismo, il partito repubblicano italiano ha manifestato all’ambasciatore di Israele in Italia e al rabbino capo della comunità romana i suoi sentimenti di simpatia, di affetto, di solidarietà. In questi anni in cui la minaccia contro Israele è stata particolarmente aspra, i repubblicani ritengono di dovere esprimere con forza il sostegno politico nei confronti allo Stato ebraico ed alla comunità ebraica italiana.

I repubblicani ritengono che la caduta di Saddam apra la strada ad un processo di distensione importante essendo venuto meno uno dei regimi più aggressivi dell'intera area, capace di alimentare, incoraggiare e incentivare atti di terrorismo nei confronti di Israele. All'indomani della fine del regime di Baghdad potrebbe essere più vicina la pace per Israele e l'edificazione di uno Stato palestinese, capace di riconoscere l'esistenza e di cercare la convivenza pacifica, con lo Stato israeliano. Anche per questo aspetto abbiamo sostenuto l'azione angloamericana in Iraq. Vogliamo dire con chiarezza che la forza e la determinazione con cui la democrazia americana si è impegnata nella difesa di Israele sono di monito per tutta l'Europa occidentale a non dimenticare che cosa si è consumato in passato e che cosa non si deve ripetere più. Vediamo invece con preoccupazione in Europa alcuni rigurgiti di vecchio

antisemitismo ai quali si aggiungono nuove forme di intolleranza - come si è visto anche recentemente in una manifestazione indetta dal comune di Roma - tese a colpire l'identità del popolo ebraico in quanto tale e che di fatto hanno un insopportabile sapore razzista".

Roma 28 aprile 2003