Documento della FGR sulla crisi irachena

La Federazione giovanile repubblicana condivide la posizione assunta dal governo italiano circa la non diretta partecipazione del nostro Paese al conflitto contro l’Iraq per ragioni di inopportunità, dato il mancato coinvolgimento del Consiglio di Sicurezza delle N. U. che avrebbe dovuto approvare l’uso della forza contro l’Iraq. Manifesta il proprio convincimento circa la legittimità giuridica dell’intervento militare contro l’Iraq in ragione delle ripetute violazioni da parte di quel paese delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu ed esprime il proprio rammarico per il ritardo con cui le stesse N. U. hanno preso atto della necessità di affrontare la sempre più intollerabile dittatura di Saddam Hussein colpevole di aver commesso afferrate stragi contro la sua stessa popolazione mediante l’uso di armi di distruzione di massa. In questo quadro la FGR:

manifesta la propria solidarietà ai governi della coalizione alleata per l’assunzione dell’oneroso impegno di porre fine alla brutale dittatura di Saddam Hussein ed il proprio cordoglio per le perdite che essi hanno subito e per le vittime civili irachene che si stanno contando di giorno in giorno sempre più numerose;

condivide la posizione del PRI circa la necessità che l’UE sia parte di una partnership con gli USA e non un elemento potenzialmente contrapposto ad essa;

auspica che il futuro dell’Iraq sia garantito attraverso azioni umanitarie e di ricostruzione nell’ambito delle organizzazioni multilaterali dell’ONU;

esprime la propria indignazione per le dichiarazioni della Federazione giovanile dei comunisti italiani (Ulivo) circa l’invito a boicottare i prodotti americani ed esprime la propria valutazione fortemente negativa circa la mancata presa di distanze con chiarezza, da parte delle altre Federazioni giovanili dell’Ulivo, in relazione a queste esternazioni indecenti.

Roma, 9 aprile 2003