Riforme/Pri: analisi Vittadini in sintonia con la nostra La dichiarazione del presidente della Compagnia delle opere, Giorgio Vittadini, stando alla quale occorrerebbe "un patto tra i riformisti dei due schieramenti" per chiudere "questo clima di guerra frontale", appare "omologa all'analisi che il presidente del Pri, Giorgio La Malfa, ha tracciato sul Riformista due settimane fa". Lo afferma una nota del quotidiano del Pri. "Il fatto che ambienti culturali così distanti come possono essere quelli di La Malfa e quelli di Cl, forniscano riflessioni similari, consente di pensare - prosegue la nota - che si sta formando di punti di vista affatto diversi un'idea comune sullo stato delle cose nel nostro paese. Fondamentalmente si ritiene che l'attuale sistema istituzionale ormai sperimentato da circa dieci anni, non aiuta la governabilità italiana". "Non sappiamo poi se la politica come arte del compromesso, come sembrano suggerire gli esponenti di Cl, significhi una loro espressa volontà a favore di una nuova edizione di larghe intese, o altro. Ci sembra però un dato certo che questo tipo di spirito presente nel meeting, sia il primo segno concreto e tangibile della crisi del bipolarismo così come è stato concepito in questi ultimi dieci anni. Il meeting di Rimini - conclude la nota - pone dunque il problema di trovare una soluzione politica nuova all'attuale situazione di stallo che penalizza la maggioranza, senza avvantaggiare l'opposizione. E questa analisi, che la stessa nostra, non possiamo non valutarla con il giusto ed inevitabile interesse". Roma, 26 agosto 2003 (AGI) |