Ponte sullo Stretto, l'ok del Cipe

Approvato il Piano per Bagnoli

Il Cipe ha approvato ieri il progetto preliminare del "collegamento stabile viario e ferroviario tra la Sicilia e il continente". In pratica si tratta del Ponte sullo Stretto: nel dettaglio il progetto rappresenta l'aggiornamento del progetto di massima del 1992, e recepisce sia le indicazioni del Comitato tecnico scientifico istituito dal Ministero delle infrastrutture nel febbraio 2002, sia le raccomandazioni formulate dal Consiglio superiore dei lavori pubblici in sede di approvazione nel 1997, sia le ulteriori modifiche che si sono rese necessarie per l'adeguamento alla nuova normativa in materia di sicurezza, progettazione stradale e di contenuti dello studio di impatto ambientale.

La scelta è quella del ponte sospeso a campata unica di lunghezza pari a 3300 metri con un "impalcato" di complessivi 3666 metri e una larghezza di 60. La sezione stradale è composta da tre corsie per ogni carreggiata, la sezione ferroviaria comprende due binari. Inclusi nel progetto i raccordi stradali e ferroviari sui due versanti. Il limite di spesa relativo alle opere e alle misure mitigatrici e compensative dell'impatto ambientale, territoriale e sociale è stato fissato in 130 milioni di euro, mentre il costo complessivo di "mera costruzione", collegamenti inclusi, è di 4684,3 milioni di euro. Lo schema di finanziamento non prevede oneri a carico dello Stato. Inoltre, come precisato nella nota di sintesi del Ministero delle infrastrutture, "si ravvisa la necessità di promuovere, prima della stipula della convenzione con Stretto di Messina spa, la sottoscrizione di un Accordo di programma volto ad assicurare il miglior coordinamento delle azioni necessarie per la realizzazione dell'opera".

In settimana, inoltre, le Commissioni Ambiente di Camera e Senato hanno dato parere favorevole al piano di completamento del recupero ambientale dell'area industriale di Bagnoli; il governo era rappresentato in parlamento dal sottosegretario all'Ambiente Francesco Nucara. Un decreto comprendente anche interventi per la bonifica di ex aree estrattive di sette Regioni italiane, anche se la quasi totalità delle risorse finanziarie è destinata a Bagnoli: 151 milioni di euro gli impegni finanziari complessivi. E, secondo Nucara, il recupero ambientale di questa vasta area va nella direzione di un beneficio non solo per l'area napoletana ma per tutto il Paese. Grazie a tali interventi Napoli, fra le altre cose, sarà in grado di ospitare la prossima Coppa America.